Nuova polemica da parte di Umberto Bossi nei confronti del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dopo gli scambi di accuse sul tema dei ministeri del nord, adesso Bossi tira in ballo la guerra in Libia. Una guerra, ha detto il leader della Lega durante una festa di partito in Brianza, che non ha voluto Berlusconi. L’ha voluta invece Napolitano. Basandosi sul termine del finanziamento alla guerra, votato fino a settembre, Bossi ha poi detto che quella sarà la data per il termine del nostro impegno militare. I soldi spesi per la Libia, dice, devono essere usati per ridurre le tasse: “In America la Camera ha negato ad Obama i soldi per la guerra e la dobbiamo pagare noi? Che si arrangino! Quando finiscono i soldi finiscono le guerre e noi i soldi li abbiamo finiti da tempo”. ha detto. In un tentativo di calmare le acque, ha poi spiegato che il suo rapporto con il Capo dello Stato è sempre stato ottimo. Rapporto che desidera rimanga tale. Bossi si è poi scagliato contro l’aumento del ticket sanitario. Invece di mettere tasse sul ticket, ha detto, facciamo una tassa sul tabacco: “Secondo me il ticket non passa come lo ha detto Tremonti, piuttosto aumentiamo il costo del tabacco. Di fronte alla sanità, sono disposto a pagare di più un vizio”.
Intanto Palazzo Chigi ha smentito che Berlusconi abbia mai detto di aver paura che Gheddafi voglia ucciderlo. In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera, veniva detto come il premier temesse una vendetta del suo ex amico Gheddafi.