Dopo il passaggio alle Camere di ieri il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha incontrato oggi, assieme a un considerevole numero di ministri, le parti sociali. Una due giorni importante, caldamente sponsorizzata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per rispondere alla sfiducia dei mercati e alla crisi economica.
Al termine dell’incontro in cui gli attori della società hanno presentato un “documento comune” e il governo un’agenda in otto punti, il premier ha incontrato i giornalisti nella tradizionale conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Oggi «c’è stata una concordia che non ho mai notato negli incontri con le parti sociali negli ultimi 18 anni», ha dichiarato Silvio Berlusconi spiegando che il Governo risponderà nei prossimi giorni ai documenti ricevuti questa mattina. L’auspicio è quello di poter inserire davvero in Costituzione il vincolo del pareggio di bilancio.
«L’invito del mio discorso di ieri non era alle Borse, ma ai cittadini – ha voluto poi spiegare Berlusconi – a cui ho voluto dire di non farsi spaventare e se hanno investito in titoli di tenerli nel cassetto e se hanno investito i risparmi nei titoli di non venderli».
Durante l’intervento di Giulio Tremonti si è poi verificato un singolare botta e risposta tra il ministro e il premier. Il titolare di via XX settembre ha elencato le istituzioni con cui avverrà il confronto: «la Commissione europea, l’Ocse e il Fmi». «Anche la Bce…», ha aggiunto Berlusconi.
«Credo sia molto importante, ma non coinvolgibile in questa fase…», ha risposto Tremonti contrariato. «Informabile, però, sì…», ha chiuso Berlusconi sorridendo.
A fare scalpore però è un’altra frase del Presidente del Consiglio, relativa alle sue aziende: «Io non ho mai operato in borsa. Sono un imprenditore che ha collocato in borsa le proprie aziende, e se avessi risparmi importanti da parte, investirei nelle mie aziende, che continuano a produrre utili».