Siamo forse al disgelo? Non è escluso, anche se poco probabile. Il premier Silvio Berlusconi, in ogni caso, si è incontrato con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Un vertice di due ore svoltosi a Palazzo Grazioli. Un’eternità, dal momento che i due non si parlerebbero da settimane. O, almeno, da quando la Camera ha votato sull’arresto di Marco Milanese, ex braccio destro del titolare dell’Economia, salvandolo per pochi voti. Il ministro era in missione con il titolare degli Esteri. Una riunione importante cui, tuttavia, Berlusconi non ha fatto mancare il suo estremo disappunto. Il premier, infatti, avrebbe detto – secondo voci trapelate dai fedelissimi – che l’assenza di Tremonti avrebbe rappresentato una grave colpa morale. Per giorni e giorni, poi, il diretto interessato ha atteso una smentita. Ma, da parte del Cavaliere, niente. Il che, in questi casi ,equivale ad una mezza conferma. Non solo: ai cronisti che gli chiedevano un commento in materia, ha risposto liquidando la questione con un «altre domande?». Come se non bastasse, Il Giornale, del fratello del presidente del Consiglio, Paolo, ha esplicitamente chiesto le dimissioni di Tremonti. Quando basta per alzare un polverone.



In ogni caso, all’incontro ha partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. E’ uscito da Via del Plebiscito poco prima del ministro il quale, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni. Fonti del Tesoro si sono limitate a far sapere che l’incontro è stato ottimo e il lavoro molto positivo. Da domani, hanno ancora riferito, partirà il “cantiere” per mettere a punto due misure fondamentali: infrastrutture e liberalizzazioni. Come era stato promesso, quindi, il governo, dopo la manovra “lacrime e sangue” che, tra gli altri effetti, vi è il rischio che produca un livellamento dei consumi, sarà varato un pacchetto di provvedimenti che inducano lo sviluppo e il rilancio dell’Economia. Tremonti, in mattinata, era stata ricevuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Questa sera, invece, il  capo dell’Esecuvito dovrebbe partecipare ad un altro vertice. Questa volta con il leader del Carroccio, Umberto Bossi.



Nel frattempo, il governo, oggi, è stato battuto alla Camera su un emendamento del Pd alla legge delega sulle professioni sanitarie. L’emendamento è stato approvato con 273 voti a favore e 259 contrari nonostante il parere contrario della commissione e dell’Esecutivo. L’emendamento elimina dal testo in esame l’introduzione dell’ordine dei dentisti. 

Leggi anche

Mille bare in piazza, Bombardieri (Uil): morti lavoro inaccettabili