Questa mattina Monsignor Mariano Crociata, Segretario generale della Cei, presentando le conclusioni del Consiglio episcopale permanente, è tornato sulle polemiche politiche che si sono generate dopo le parole del Cardinal Angelo Bagnasco, che della Cei è il Presidente. «A scanso di equivoci la Cei, notoriamente, non fa i governi e nemmeno li manda a casa», ha dichiarato monsignor Crociata. «Non c’è nessuna intenzione volta alla costruzione di un nuovo partito, non abbiamo partiti da promuovere o da organizzare».
«Il cardinale Angelo Bagnasco ha parlato previamente e personalmente con il Santo Padre prima di pronunciare la sua prolusione davanti al Consiglio episcopale permanente – ha chiarito il Segretario -, come avviene di consueto».
I vescovi sono tornati a sottolineare il fatto che le istituzioni sono compromesse da “comportamenti impropri” e da fenomeni di corruzione che suscitano amarezza, in un contesto di grandi difficoltà economiche per le famiglie. L’occidente è scosso «da una globalizzazione non governata e dall’incapacità di correggere stili di vita che fanno vivere al di sopra delle proprie possibilità».
«I valori promossi dalla Chiesa – ha voluto chiarire Crociata – non difendono una sola parte politica ma il bene comune il bene di tutti».
Dal centrodestra si sono registrate nuove reazioni. «Le parole del segretario della Cei, monsignor Crociata, – ha dichiarato Gaetano Quagliariello (Pdl) – non solo chiariscono il senso della prolusione del cardinale Bagnasco mettendo fine alle tante indebite speculazioni di questi giorni, ma soprattutto mettono in mora tanti laicisti evidenziandone le contraddizioni e l’ipocrisia».
Il Presidente della Cei aveva fatto riferimento alla questione morale e ai «comportamenti licenziosi e alle relazioni improprie», ai «comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui». di per sé stessi nocivi per la società. Occorre «purificare l’aria – aveva proseguito il card. Bagnasco – perché le nuove generazioni, crescendo, non restino avvelenate».
Monsignor Crociata ha poi voluto fare un chiarimento su un tema a cui la Chiesa tiene molto, l’educazione.



«È una falsità che la scuola paritaria tolga risorse a quella pubblica. La scuola cattolica paritaria è una componente della scuola pubblica. Purtroppo subisce una condizione di limitazione» e «diverse scuole paritarie continuano a chiudere». Rispetto invece alle novità di ieri sull’8 per mille destinato alla scuola statale, da parte della Cei viene ribadito che non vi è «alcuna volontà di entrare nell’utilizzo della quota destinata allo Stato».

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