L’agenda del premier, oggi, è fitta di incontri. Prima del vertice con i leader di Pdl, Pd e Udc, ha incontrato il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Quest’ultimo, all’indomani del downgrade italiano da parte di Standard and poor’s ha voluto esprimere il suo apprezzamento per l’operato del professore della Bocconi, auspicandosi che il piano ambizioso di riforme e liberalizzazioni possa essere portato a termine il più in fretta possibile. In particolare, ha definito il lavoro si qui svolto straordinario e impressionante, specialmente sul fronte del risanamento dei conti e su quello della crescita. «Vorrei dare atto del lavoro straordinario del presidente Monti e dell’Italia e che si sta ancora compiendo Monti mi ha spiegato i piani ambiziosi dell’Italia e mi auguro che questo piano si possa realizzare in tempi brevi. Oggi mi ha illustrato un pacchetto di misure per la crescita che intende adottare nei prossimi giorni», ha dichiarato, specificando come l’adozione di tali misure sia determinante affinché i mercati riprendano fiducia nei confronti dell’Italia. Poi, ha fatto presente che tra Roma e Bruxelles non ci sono differenze di obiettivi, e su è detto convinto che l’Italia abbia intrapreso il cammino verso la giusta direzione; per cui, sarà in grado di dare il suo contributo affinché l’Europa sia sempre più prospera. Poi, il presidente europeo ha illustrato uno dei rischi maggiori legati al rallentamento dell’economia, ovvero la crescita del numero dei disoccupati. Che, in Europa, hanno già raggiunto la cifra record di 23 milioni di persone, specialmente giovani.
«Dobbiamo creare nuovi e migliori posti di lavoro», ha detto. Parlando dell’Esm, il meccanismo di stabilità europeo, ha fatto sapere che entrerà in vigore a luglio 2012. Il professore della Bocconi, dal canto suo, ha spiegato di aver illustrato a Van Rompuy i progressi realizzati nella condotta economica, sia attraverso la manovra finanziaria che con il decreto sulle liberalizzazioni che il governo si accinge a varare nell’arco di una settimana. Sono grato al presidente Van Rompuy –ha detto – per la fiducia mostrata nell’azione che l’Italia sta svolgendo e per il ruolo che egli assegna all’Italia nella conduzione della politica europea».
Rispetto poi al declassamento subito, ha fatto presente che la decisione del colosso del rating dipende non tanto dal governo italiano, di cui l’agenzia stessa ribadisce la bontà dell’azione, quanto dall’insufficienza della governance dell’Eurozona. Rispetto al vertice del 30 gennaio, poi, ha detto che si tratterà di un vertice particolarmente importante, dal momento che si vedrà la discussione in merito alle conclusioni sul fiscal compact e si parlerà di sviluppo.