Arriva la nuova legge elettorale? Dopo mesi di nulla di fatto, forse finalmente qualcosa si è mosso per davvero e giovedì potrebbe arriva l’adozione di un testo programmatico. Come si sa uno degli impegni maggiori da parte del Parlamento è una nuova legge elettorale che mandi a casa definitivamente l’odiato porcellum, su questo sono d’accordo tutte le forze politiche. Con che cosa sostituirlo però è il problema, dato che Pdl e Pd non si sono ancora trovati su un terreno comune. Arriva adesso la proposta dell’ex ministro Calderoli che potrebbe mettere d’accordo tutti. Una bozza che conterrebbe un sistema elettorale definito simil spagnolo. Ma già c’è chi frena: il vice presidente del gruppo Pd al senato Luigi Zanda ha già parlato di esagerazioni in merito a chi parlava di accordo raggiunto: “Oggi in Commissione Affari Costituzionali del Senato c’era un clima positivo, ma da qui a dire che tutti i problemi sono stati risolti ce ne passa. L’augurio che possiamo farci è di riuscire ad avere una bozza di testo base giovedì. A quel punto lo esamineremo”. Il presidente della commissione Vizzini invece dice che per la prima volta è arrivato un segnale positivo e dunque giovedì si potrebbe arrivare al primo risultato. Secondo il segretario del Pd Bersani il suo partito non intende cambiare idea sui quattro punti definiti insostituibili e cioè avere chiaro la sera stessa delle elezioni chi ha vinto, no alle preferenze, sì alle parità di genere e “meccanismi per non fare mono gruppi alla Scilipoti”. Per Bersani le preferenze favorirebbero chi ha più risorse, i candidati devono invece competere sul territorio con l’avversario e non tra di loro. Per Pancho Pardi capogruppo dell’Italia dei valori in commissione Affari Costituzionali al Senato si assiste tutt’ora a incontri “sotto traccia” per fare una legge elettorale a favore die partiti più grandi, insomma un neo porcellum, ha detto. Aggiungendo: “Pensavamo di avere garanzie che il testo base della legge elettorale fosse predisposto in commissione, magari partendo dalla proposta venuta fuori da un milione e 200mila italiani che hanno votato per il referendum abrogativo del Porcellum”.
Secondo quanto pubblica il sito del Tgcom, ecco i punti principe della proposta Calderoli: 1. Sistema con attribuzione proporzionale dei seggi esclusivamente a livello circoscrizionale; 2. Definizione di 232 circoscrizioni camera (vecchi collegi senatoriali) e 116 collegi senato; 3. In ciascuna circoscrizione il partito presenta liste plurinominali di due o al massimo tre candidati; 4. Attribuzione di un premio di governabilità alla coalizione che supera il 45 % dei voti espressi tale da garantire il 55% dei seggi alla camera e/o al senato; 5. Nel caso in cui nessuna coalizione dovesse raggiungere il 45% dei voti, attribuzione al primo partito di un premio di aggregazione pari al 5% dei seggi conseguiti.