Si sono aperti stamattina alle otto i seggi per eleggere i candidati alla guida del centrosinistra. Circa un milione e mezzo di persone risultano iscritte al voto anche se sarà possibile recarsi a votare e registrarsi direttamente, quindi è prevedibile che il numero dei votanti aumenterà nel corso della giornata. I seggi chiuderanno poi alle venti di stasera. Ma vediamo chi sono i cinque candidati alle primarie, cominciando dal sindaco di Firenze che in molti danno destinato a giungere al ballottaggio con l’attuale segretario del partito democratico, Pierluigi Bersani. Come si sa, Matteo Renzi è il rottamatore, colui che rappresenta la novità assoluta di questo voto ma anche della scena politica nazionale, con il suo desiderio di mandare in pensione tutti gli attuali vertici del Pd. Per alcuni, Renzi rappresenta una specie di Berlusconi di sinistra e per questo viene visto con sospetto. Matteo Renzi a solo 37 anni, è davvero giovane per una politica italiana dove i leader raramente hanno meno di sessant’anni. E’ infatti nato nel gennaio 1975: il padre era consigliere comunale di Rignano sull’Arno e la madre una casalinga. Ha frequentato il liceo classico Dante e nel 1999 si è laureato in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Firenze, e con una tesi dedicata al sindaco di Firenze Giorgio La Pira. Inizialmente lavora nell’azienda di famiglia, la Chil srl dove il suo compito è curare la distribuzione del quotidiano La Nazione in provincia di Firenze. Diventa poi direttore della rivista R/S Camminare assieme e nel frattempo si sposa con Agnese, una insegnante di liceo con la quale ha tre figli. A qualcuno paice spolverare per denigrarlo la sua partecipazione, a 19 anni, al programma condotto da Mike Bongiorno sulle reti Mediaset, La ruota della fortuna, dove peraltro ottiene un discreto successo vincendo per cinque volte consecutive il gioco. Riuscì infatti a vincere un monte premi complessivo di circa cinquanta milioni delle vecchie lire. La passione politica del padre invece si trasmette direttamente in lui, tanto che nel nel 1996 fonda il Comitato Prodi, iscrivendosi, nello stesso anno al Partito Popolare Italiano, diventandone segretario provinciale nel 1999, carica che mantiene fino al 2001, anno nel quale Renzi diventa coordinatore del partito La Margherita, assumendo nuovamente il ruolo di segretario provinciale nel 2003 anche in questo partito. Il suo primo grande successo elettorale è quello che nel 2004 gli permette di diventare presidente della provincia di Firenze, carica che manterrà fino al 2009. E’ in quell’anno che battendo al ballottaggio il candidato Giovanni Galli diventa sindaco di Firenze, a soli 34 anni. Nel 2010 diventa poi membro della Direzionale nazionale del partito democratico.
Per quanto riguarda l’istruzione, Renzi ha intenzione di far accogliere presso gli asili nido un numero maggiore di bambini sotto i tre anni, di riportare il merito nelle scuole elementari, medie, superiori e sopratutto all’università, promuovendo anche lo sviluppo della ricerca universitaria, aiutata grazie agli incentivi fiscali. Il programma del candidato non tralascia l’argomento del lavoro, suddividendo la problematica in tre punti: occupazione giovanile, delle donne e degli over 55. Per favorire l’occupazione dei giovani e risolvere il problema del precariato, il programma di Renzi prevede che, per le aziende che assumono giovani a tempo indeterminato, ci sarà un bonus di mille euro annui più una riduzione del costo contributivo del 20% per gli operai e del 15% per gli impiegati. Inoltre, il bonus alle aziende sarà aumentato di duecento euro se la metà dei contratti a tempo determinato stipulati quest’anno verranno trasformati in contratti a tempo indeterminato. Per quanto riguarda l’occupazione femminile, il programma di Renzi, mediante l’accoglimento di un numero maggiore di bambini negli asili nidi, permetterà una diminuzione dell’abbandono del lavoro da parte della donna per cause legate alla maternità, mentre per le persone che hanno superato il 55esimo anno d’età, il programma di Renzi prevede che l’esperienza di queste persone venga valutata dalle aziende, mediante un incentivo che andranno alle stesse aziende che assumeranno le persone comprese nella fascia d’età che supera i cinquant’anni. Diritti umani e infrastrutture sono gli altri due punti importanti del programma di Renzi: per i diritti umani, il programma cercherà di far sì che le persone non sposate e quelle di sesso uguale abbiano gli stessi diritti delle coppie sposate, così come i figli degli immigrati che nasceranno in Italia verranno reputati cittadini italiani, mentre per le infrastrutture, il programma di Renzi prevede un ammodernamento delle stesse, puntando sopratutto sul trasporto pubblico locale e sull’efficienza energetica.