Non ci sarà la mastodontica messa in campo di un apparato elefantiaco, come per le primarie del Pd. Anzi. Sarà l’esatto contrario. Ma anche il partito di Beppe Grillo si doterà delle sue primarie. Lo ha annunciato lo stesso comico genovese, con un video, spiegando che saranno indette dal 3 al 6 dicembre, e serviranno per stabilire chi saranno i canditi al Parlamento per la prossima legislatura. Saranno, ovviamente, rigorosamente on line. Potranno votare, gratuitamente, tutti gli iscritti,quelli che hanno fornito la documentazione richiesta. Grillo ci ha tenuto a sottolineare che le regole sono tante e che sarù necessario vigilare al massimo livello, non sbagliare nulla. «Perché se no ti entra Totò u’ Curtu e te lo devi tenere tutta la vita». In particolare, potrà essere eletto chi ha già fatta una sua lista, che si è candidato ma non è stato eletto nei consigli regionali o comunali. Non sarà possibile candidarsi in una residenza diversa dal proprio domicilio – ci ha tenuto a fare presente – come invece avviene normalmente in politica. Rispetto a se stesso, ha spiegato che il suo ruolo è quello del capo politico e che si limiterà ad essere il garante del corretto svolgimento della consultazione. Come già era stato scritto nel glossario del Movimento 5 Stelle, dove erano state indicate le regole per gli iscritti e per i candidati, gli eletti in Parlamento non saranno più chiamati onorevoli ma, semplicemente, cittadini. Ancora una volta, inoltre, ha ribadito che allo stipendio degli eletti sarà imposto un tetto massimo, mentre «quelli fuori controlleranno quelli dentro, mentre quelli dentro dovranno essere sempre a disposizione di quelli fuori». In particolare, il Movimento potrà mettere a punto delle proposte di legge che poi dovranno essere recepite dal parlamentari; in particolare, secondo Grillo, dovrà essere introdotta nella Costituzione, la legge che prevede il referendum propositivo senza quorum, l’obbligatorietà del Parlamento di discutere le leggi popolari. Grillo ha poi concluso la sua presentazione delle primarie invitando tutti a non dare della «martellate» a lui e a Casaleggio, ma di dar loro una mano per riuscire nell’impresa.
Al di là dei buoni propositi ostentati, la macchine delle primarie grillina presenta non pochi inconvenienti. Sul sito del comico genopvese, infatti, sono apparsi una serie di commenti critici. Per esempio, si voterà dalle 10 alle 17: «Ma scusa Beppe si può votare dalle 10 alle 17, da lunedì a giovedì? E chi lavora e non ha accesso a internet come fa?». Si è fatto presente, oltretutto: «E poi in base a cosa votiamo se non conosciamo i candidati: non ci sono stati presentati, non sappiamo niente di loro?».