Primarie centrosinistra 2012, il discorso di Renzi dopo la sconfitta con Bersani (video) – Pier Luigi Bersani è il candidato premier del centrosinistra alle prossime elezioni politiche. Il segretario del Pd ha sconfitto nelle primarie del centrosinistra 2012 ampiamente il sindaco di Firenze Matteo Renzi ottenendo il 60,9% dei voti contro il 39,1% dell’avversario, e confermando il suo successo nelle grandi città e nelle regioni “rosse”, cedendo il passo solamente in Toscana. Dopo settimane di polemiche e tensione, quindi, ogni dubbio è stato spazzato via dal netto risultato a favore di Bersani, ammesso anche dallo stesso Renzi nel discorso tenuto presso la sede del suo comitato elettorale. Poco dopo la chiusura dei seggi, il giovane rottamatore aveva però già capito l’esito del voto e su Twitter aveva praticamente ammesso la sconfitta: “Era giusto provarci, è stato bello farlo insieme. Grazie di cuore a tutti, ci vediamo dalla Fortezza da Basso alle 21.30”. E così è stato: Renzi si è presentato puntuale, accompagnato dalla moglie Agnese ed evidentemente commosso, come fosse dispiaciuto per tutti i volontari e collaboratori che tanto lo hanno sostenuto in queste lunghe settimane. Una volta salito sul palco, prima di prendere la parola, ha presentato un filmato che riassumeva le numerose tappe del suo viaggio in camper: “Dedichiamo questo filmato ai ragazzi e alle ragazze, volontari, che ci stanno seguendo da tutta Italia”, ha aggiunto. “Ho appena chiamato Pierluigi Bersani per fargli i miei e i vostri complimenti e per dargli l’in bocca al lupo”, ha cominciato Renzi aprendo il proprio discorso. “La sua vittoria è stata netta. Lui ha vinto e noi no”, ha voluto sottolineare, per poi spiegare ai sostenitori: “Vorrei che fossimo seri con noi stessi. Abbiamo offerto una diversa idea dell’Italia, del partito, del centrosinistra. Io credo a parole d’ordine diverse da quelle di Bersani. Abbiamo espresso i nostri concetti con grande chiarezza e oggi dobbiamo dire che gli italiani che sono andati alle urne sono stati ancora più chiari di noi. Abbiamo perso. Anzi, io ho perso”. “Certo abbiamo tanti motivi per rallegrarci per quello che abbiamo vissuto – ha detto ancora -. Ma noi non eravamo qui per fare una battaglia di testimonianza. Noi volevamo prendere in mano il governo del Paese e non ce l’abbiamo fatta”. “Noi volevamo sinceramente realizzare il sogno di un Paese diverso. Io non sono riuscito a togliermi di dosso, fuori dalla Toscana, l’immagine del ragazzetto”. E ancora: “Me ne sono sentite dire di tutti i colori, compresa quella storia delle Cayman. Ma la colpa è mia. Non sono riuscito a portare ai gazebo un numero sufficiente di italiani. La verità è questa, inutile parlare di regole”, ammette il candidato sconfitto, il quale lancia l’ultimo messaggio al vincitore: “Bersani vada a parlare anche all’Italia che non è andata ai gazebo”.