La Camera dei deputati ha passato il Jobs Act con 316 voti a favore, sei no e cinque astenuti. Il testo adesso va al senato. Va segnalato come nessun rappresentante dell’opposizione abbia partecipato al voto e soprattutto che 40 deputati del Pd non siano neanche entrati in aula, segno evidente di scissione dentro al partito del presidente del consiglio. Tra gli assenti eccellenti Cuperlo, Rosy Bindi, Zoggia, Boccia e D’Attorre. In trenta di questi come si sa avevano firmato un documento in cui dicevano che nonostante le modifiche apportate la proposta di legge non sia soddisfacente. I sei no invece sono arrivati fra gli altri da Pippo Civati. L’appello all’unità che aveva diramato il presidente del partito Orfini è dunque caduto nel vuoto.