Francesco Pigliaru, in consiglio regionale, potrà contare sul premio di maggioranza: su 60 consiglieri totali ne avrà 35. La coalizione di maggioranza vede 23 eletti del Partito Democratico, 4 di Sinistra Ecologia e Libertà, 2 per Rossomori e Partito dei Sardi, uno per Centro Democratico, Sinistra Sarda, Partito Solcialista, e Upc. L’opposizione di Cappellacci vedrà, invece, 24 consiglieri: 12 di Forza Italia, 4 dell’Udc, 3 dei Riformatori sardi, 2 del Psd’Az, uno a testa per Upc, Fdi e Movimento Zona Franca-Randaccio. Nelle fila del Partito Democratico vengono confermati Lorenzo Cozzolino, Cesare Moriconi, Gianpaolo Diana, Franco Sabatini, Pietro Cocco, Gavino Manca, Antonio Solinas. Tra le new entry, oltre alle due donne elette nel Pd, Daniela Forma e Rossella Pinna, ecco il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, l’ex assessore provinciale di Cagliari Piero Comandini, il sindaco di Elmas Valter Piscedda, l’ex sindaco di Quartu Gigi Ruggeri, il sindaco di Sanluri Sandro Collu, il sindaco di Loiri Porto San Paolo Giuseppe Meloni, l’assessore comunale di Sassari Salvatore Demontis e Mario Tendas, vicesindaco di Solarussa. Sinistra Ecologia e Libertà avrà quattro consiglieri: Daniele Cocco, Francesco Agus, il segretario regionale Luca Pizzuto e il sindaco di Escloca Eugenio Lai. Due seggi ai Rossomori (il nuorese Emilio Usala e Paolo Zedda), le altre forze del centrosinistra eleggono un consigliere: per il Partito dei sardi sarà Gianfranco Congiu, per Rifondazione Comunista Giommaria Deriu di Ittiri, per il Centro democratico Roberto Desini, per l’Upc Gaetano Ledda o Pierfranco Zanchetta della Maddalena. Il Psi elegge Mondo Perra. Per quanto riguarda invece la coalizione di centrodestra, Forza Italia elegge l’ex assessore alla programmazione Alessandra Zedda, Stefano Tunis, ex direttore dell’Agenzia regionale del lavoro e l’uscente Edoardo Tocco; Alberto Randazzo, Pietro Pittalis, l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde e l’uscente Antonello Peru. Entrano inoltre Ignazio Locci dal Sulcis, Giuseppe Fasolino, l’uscente Angelo Stochino e il sindaco di Furtei Nicola Cau. Tre i consiglieri per i Riformatori: sono il coordinatore Michele Cossa, l’algherese Pietrino Fois e uno tra Luigi Crisponi, assessore al Turismo uscente, e Franco Mula, sindaco di Orosei. Tra i confermati anche due superveterani del Consiglio: Mario Floris, Uds, e Giorgio Oppi, Udc. Il partito di Casini piazza anche Gigi Rubiu, Andrea Biancareddu e uno tra il sindaco di Mandas Umberto Oppus e Peppino Pinna. Per il Psd’Az entrano Christian Solinas e Pietro Moro. Infine Fratelli d’Italia elegge Matteo Sanna.
Francesco Pigliaru è il nuovo presidente della regione Sardegna. Il candidato del centro-sinistra ha ottenuto il 42.45% dei voti (312.982 preferenze) contro il 39.65% (292.395) di Ugo Cappellacci, governatore uscente sostenuto dal centro-destra. Mancano all’appello 8 sezioni su 1836, ma i presidenti di seggio delle stesse – per un serie di contestazioni e contrasti tra rappresentanti delle liste – hanno deciso di inviare tutta la documentazione ai candidati delle circoscrizioni. Toccherà dunque al magistrato proclamare ufficialmente il governatore eletto una volta completate le verifiche, che non modificheranno comunque il voto finale, se non per qualche punto decimale. Deludente il risultato di Michela Murgia, al terzo posto, con il 10,3%, Mauro Pili al quarto con 5,3%, Pier Franco Devias quinto con 1% e ultimo Gigi Sanna con lo 0,8%.
Quando siamo arrivati al traguardo delle 1664 sezioni regionali scrutinate su 1836, i valori in campo si consolidano. Francesco Pigliaru con 282mila voti raggranella il 42,48% delle preferenze, mentre il presidente uscente Ugo Cappellacci è riuscito a conquistare solo 263mila voti per un totale del 39,58%. Michela Murgia, terza forza ma deludente per entità, sfonda appena i 69mila voti.
Ormai ci siamo, manca veramente poco per decretare la vittoria del candidato del centro sinistra. Nel frattempo sono arrivati i complimenti del segretario di Sel Nichi Vendola su twitter: “Un grazie di cuore agli elettori di Sel: senza di loro il centrosinistra non avrebbe vinto. Auguri di buon lavoro a Pigliaru, ora servirà tanta passione e tanta buona politica per rimediare ai guasti della destra in Sardegna. Quando il centrosinistra si presenta con le carte in regola senza compromessi o ammiccamenti con la destra, la vittoria e’ limpida”.
Alla luce dei primi risultati elettorali delle elezioni regionali 2014 per la Sardegna, sono arrivate anche le dichiarazioni di Michela Murgia, la rappresentante della lista “Sardegna possibile” che ha ottenuto circa il 10%: “Ci hanno scelto 70 mila sardi: se non siamo in Consiglio regionale è per colpa di una legge antidemocratica e liberticida votata da centrosinistra e centrodestra. Noi non abbiamo apparati e niente da promettere se non il nostro impegno: un risultato del genere, da zero al 10%, si è registrato solo ai tempi del Psd’Az”.
“Si continuerà ad avere la stessa passione di sempre, l’amore per la nostra gente in qualunque posizione. Saremo ancora qui a combattere per la Sardegna e per tutti quelli che sono indietro”, ha dichiarato il governatore uscente Ugo Cappellacci presso la sede elettorale di via Dante a Cagliari. Intanto, si avvicina l’ufficialità dei risultati per queste elezioni regionali 2014 per la Sardegna: 1364 sezioni regionali scrutinate su 1836.
Manca poco al riconoscimento della vittoria delle elezioni regionali 2014 per la Sardegna all’insegna di Francesco Pigliaru, le sedi esaminate hanno raggiunto quota 1325 su 1836 e il 42% circa del candidato di centro sinistra continua a tenere banco. In questi minuti sono arrivati anche i riconoscimenti dell’ala minoritaria del Pd rappresentata dal Gianni Cuperlo: “Voglio esprimere grande soddisfazione per la vittoria di Francesco Pigliaru alle elezioni regionali sarde. Soddisfazione per lui e per il Pd che torna protagonista del governo della Sardegna chiudendo la stagione della destra che male ha fatto a quella regione. Ora bisogna cambiare. Certo l’affluenza sempre più bassa è un problema che chiama in causa la politica e che deve interrogare anche chi governerà la Sardegna. Io mi auguro che le capacità di Pigliaru e di chi insieme a lui guiderà la regione riescano a rimotivare i cittadini sardi che hanno bisogno di segnali forti per ritrovare una fiducia che la crisi sociale ed economica ha fortemente indebolito”.
La vittoria del centro sinistra rappresentato da francesco Pigliaru è ormai in attesa di conferma, per l’ufficialità si dovrà attendere solamente la fine dello spoglio delle varie sezioni. “La vittoria di Pigliaru non cambia di una virgola il nostro modo di pensare rispetto ai partiti italiani. I sardi in realtà non hanno cambiato strada. Ci aspetteranno altri cinque anni di disoccupazione giovanile, occupazione militare, situazione dei trasporti disastrosa, poca attenzione alla lingua sarda e più in generale ci aspetterà una classe politica asservita ai poteri italiani”, così Pier Franco Devias, candidato governatore del Fronte Unidu Indipendentista, dal suo quartier generale di Nuoro sulla vittoria di Francesco Pigliaru.
Il candidato Francesco Pigliaru è arrivato nella sede elettorale del capoluogo sardo in via Bottego ed è stato subito assalito da una folla di giornalisti che gli hanno chiesto le prime sensazioni per un risultato che ormai sembra confermato. “Si può cominciare dal domani? Certo, siamo qua per questo”, ha risposto un laconico, quasi emozionato, Francesco Pigliaru.
Sembra ormai data per certa la vittoria del candidato Francesco Pigliaru, l’entusiasmo che si respira a sinistra fa pensare che presto sarà lui il governatore della regione Sardegna. Il premier in pectore Matteo renzi ha affidato anche a Twitter i complimenti al nuovo vincitore: “Ho appena chiamato il nuovo presidente della regione Sardegna”. ”Lo straordinario risultato di Francesco Pigliaru è il frutto del grande lavoro del Pd sardo e il segno di un cambiamento importante per l’isola e per il Paese. Un successo costruito tra la gente, nel territorio, con il vento della novità che viene dal nuovo Pd di Matteo Renzi.”, ha dichiarato Lorenzo Guerini, portavoce segreteria del Partito Democratico. Nonostante l’euforia, si procede con lo spoglio: 1108 sezioni scrutinate su 1836 e risultati pressoché invariati.
Procede lo spoglio delle urne per le elezioni regionali 2014 in Sardegna, più della metà delle sezioni sono state scrutinate ma il governatore uscente di centro destra ha già fatto i complimenti al candidato di centro sinistra Francesco Pigliaru per il suo successo. “Ugo Cappellacci mi ha chiamato per congratularsi per la mia vittoria. Grazie a tutti, ora cominciamo il domani!”, ha postato Pigliaru sulla sua pagina Facebook. Non potevano mancare certamente le parole di stima di Matteo Renzi, che ha chiamato il suo candidato per fargli gli auguri. I risultati al momento vedono dunque ancora in vantaggio Pigliaru con il 43,16% e Cappellacci con il 38,57%, siamo a 978 sezioni scrutinate su 1836.
I dati reali relativi alle elezioni regionali 2014 per la Sardegna cominciano a cristallizzarsi e ha dare indicazioni concrete di quello che potrebbe essere il vincitore. L’esuberanza con la quale si era presentato il candidato di centro sinistra Francesco Pigliaru comincia ad essere motivata dai risultati di questi primi 946 seggi su 1836: siamo a più di metà schede esaminate, a Cagliari sono state scrutinate 140 sezioni su 175. Ecco i risultati al momento: Francesco Pigliaru 43,31%, Ugo Cappellacci 38,60%, l’outsider Michela Murgia per “Sardegna possibile” 10,45%, Mauro Pili 5,86, Pier Franco Devias sull’1% e Amedeo Luigi Sanna allo 0,76%.
Sono quasi nulle le possibilità di vedere vincere il candidato alle elezioni regionali 2014 per la Sardegna Gigi Sanna, fino a questo momento la percentuale che parla a suo favore non può competere con i colossi Cappellacci e Pigliaru, trattasi appena dell’0,71%. La lista di cui si fa portavoce è “Zona Franca” e si batte appunto per l’istituzione della zona franca integrale in Sardegna. Qui di seguito vi diamo un link che rimanda alla presentazione del candidato Amedeo Luigi Sanna.
Man mano che si procede con lo spoglio elettorale per le elezioni regionali 2014 per la Sardegna, i risultati restano invariati, lievi le oscillazioni delle percentuali sulle schede finora esaminate. Siamo a 683 sezioni scrutinate su 1836, il candidato del centro sinistra rimane in testa rispetto al governatore uscente esponente del centro destra. Difficilmente gli altri candidati riusciranno a imporsi, siamo già al 30% circa dei seggi esaminati. Francesco Pigliaru 44,36%, Ugo Cappellacci 38,21%, l’outsider Michela Murgia per “Sardegna possibile” 10,25%, Mauro Pili 5,34, Pier Franco Devias attorno l’1% e Amedeo Luigi Sanna allo 0,71%.
“L’indipendentismo è l’ultima carta per continuare a esistere come nazione sarda e difendere la nostra terra”, queste sono le parole del candidato alle elezioni regionali 2014 per la Sardegna Pier franco Devias. Fronte Indipendentista Unidu è il nome della lista nata nel 2011 di cui Devias si fa portavoce, nato sulle ceneri di un tentativo di convergenza tra partiti indipendentisti. Al momento, la percentuale ottenuta dal Fronte Indipendentista Unidu è irrisoria, parliamo dell’1%. Qui di seguito vi diamo un link che rimanda alla presentazione del candidato Pier Franco Devias.
Quando siamo giunti al 577 sezioni scrutinate su 1836, ricordiamo il dato dell’affluenza alle urne per le elezioni regionali 2014 in Sardegna: appena il 52% della popolazione isolana. Al momento, i valori restano invariati e quindi il candidato del centro sinistra rimane in pole position rispetto al governatore uscente esponente del centro destra: Francesco Pigliaru 44,14%, Ugo Cappellacci 38,68%, l’outsider Michela Murgia per “Sardegna possibile” 10,10%, Mauro Pili 5,37, Pier Franco Devias attorno l’1% e Amedeo Luigi Sanna allo 0,67%.
In questo momento il candidato alle elezioni regionali 2014 per la Sardegna Mauro Pili ha dalla sua parte circa il 6% delle schede elettorali esaminate. L’ex esponente del Popolo della Libertà, si è presentato alle elezioni con la lista Unidos, un programma autonomista ma non indipendentista, che raggruppa le forze di Unidos, Mauro Pili Presidente, Fortza paris azione popolare sarda e Soberania. Ricordiamo che ha già ricoperto la carica di governatore dal 2001 al 2003. Qui di seguito vi diamo un link che rimanda alla presentazione del candidato Mauro Pili.
Prosegue a rilento lo spoglio delle urne valido per le elezioni regionali 2014 in Sardegna. La corsa alla poltrona di governatore vede ancora due candidati in pole position: l’esponente del centro-sinistra Pigliaru e quello del centro-destra, Cappellacci. Ecco i risultati parziali quando siamo giunti a circa un terzo delle sezioni esaminate fino a questo momento: Francesco Pigliaru 44,56%, Ugo Cappellacci 38,28%, Michela Murgia 10,10%, Mauro Pili 5,48%, Pier Franco Devias 1,03% e Gigi Sanna ancora sullo 0,4%. il testa a testa tra Cntro sinistra e centro destra prosegue.
Prima delle elezioni, c’era grande attesa attorno alla figura dell’outsider Michela Murgia. La candidata alle elezioni regionali 2014 per la Sardegna si è affacciata sul panorama politico con la lista “Sardegna possibile”, un programma che si rifiuta di scendere a patti con i partiti tradizionali. In questo momento, Michela Murgia ha raggiunto il 10,10% del totale delle schede elettorali finora esaminate. Qui di seguito vi diamo un link che rimanda alla presentazione della scrittrice-candidata di estrazione cattolica.
Prosegue a velocità di crociera lo spoglio delle urne per le elezioni regionali 2014 della Sardegna. Il governatore uscente di Centro-destra continua a sostare dietro il nuovo candidato di sinistra Francesco Pigliaru e si ha la sensazione che l’outsider Murgia non riuscirà a competere con i due colossi. Ecco il risultato momentaneo delle schede elettorali esaminate finora: Pigliaru 44,08%, Cappellacci 38,32%, Michela Murgia 10,55%, Mauro Pili 5,69%, Luigi Amedeo Sanna e Pier Franco Devias sotto l’1%. Siamo giunti a 391 sezioni scrutinate su 1836.
Il governatore uscente della regione Sardegna, Ugo Cappellacci, si trova in una posizione di svantaggio rispetto al nuovo candidato di Centro-Sinistra, Francesco Pigliaru, stando ai sondaggi. Tuttavia sembra che l’attuale gap del 10% terrà tutti in sospeso fino a sera. Ugo Cappellacci era stato eletto nel 2009 come candidato del partito Popolo delle Libertà, fino al suo scioglimento, per confluire poi nella rinata corrente di Forza Italia. Qui di seguito vi diamo un link che rimanda alla presentazione del candidato per il centro-destra.
In questi giorni, il candidato per il centro-sinistra Francesco Pigliaru è apparso sulle varie reti televisive convinto di poter vincere queste elezioni regionali 2014 per la Sardegna. Nonostante la sua decisione, queste ore rappresentano per lui momenti di apprensione e con il suo team continuano a tenere sotto osservazione i dati dei seggi scrutinati. Francesco Pigliaru è in politica dal 2003, anno in cui aveva aderito al programma “Progetto Sardegna”. Qui di seguito vi diamo un link che rimanda alla presentazione del candidato del centro-sinistra.
Cominciano a intravedersi i primi frutti del pensiero di quel 52% degli elettori recatesi alle urne. Siamo giunti a 246 sezioni scrutinate su 1836 e l’esponente del centrosinistra resta in vantaggio sul governatore uscente: Francesco Pigliaru 45,67%, Ugo Cappellacci 36,17%, l’outsider Michela Murgia per “Sardegna possibile” 10,77%, Mauro Pili 5,87, Pier Franco Devias attorno l’1% e Amedeo Luigi Sanna allo 0,44%. Anche se i dati sono ancora lontani dal rappresentare uno specchio del risultato finale, possiamo cominciare a prospettare alcune linee guida. Prosegue il testa a testa tra Cappellacci, ex governatore di centro-destra, e Francesco Pigliaru del centro-sinistra.
I risultati relativi alle elezioni regionali Sardegna 2014 preannunciato una lotta tiratissima tra Ugo Cappellacci, governatore uscente e Francesco Pigliaru. Siamo giunti a 186 sezioni su 1836 e quindi a circa un decimo del campione. In testa il candidato del centro-sinistra con il 46.06% delle preferenze, mentre il candidato del centro-destra insegue a 36.96%. Terza piazza per Michela Murgia con il 10.19% dei voti, a ruota Mauro Pili: 5.48. Pier Franco Devias attenta all’1% (0.85%) mentre Luigi Amedeo Sanna si attesta sullo 0.44%.
Arrivano, seppur a rilento, i risultati per le elezioni regionali Sardegna 2014. Siamo giunti a 82 sezioni scrutinate e si prospetta sempre più un testa a testa tra Ugo Cappellacci e Francesco Pigliaru: l’ex governatore è sempre in avanti, ma il suo vantaggio è calato: 42.3% contro il 41.54% dello sfidante, mentre Michela Murgia si attesta sul 10%, Mauro Pili quasi al 5%, mentre Pier Franco Devias e Luigi Amedeo Sanna rimangono sotto l’1%. Ogni mezz’ora la regione Sardegna aggiornerà i dati e per poter dare delle stime attendibili bisogna aspettare almeno il 10% del campione: quando si supereranno dunque le 180 sezioni si potrà capire più concretamente lo stato delle cose. Alle 13 circa il dato inizierà a prendere forma.
A quasi 5 ore dall’inizio dello scrutinio per il rinnovo del consiglio comunale sardo, i risultati relativi alle 49 sezioni (su 1836) vedono l’ex governatore Cappellacci in testa nelle elezioni regionali Sardegna 2014, ribaltando i precedenti dati (relativi a 17 sezioni) che davano avanti Francesco Pigliaru. Si tratta, anche questo, di un dato da prendere quanto mai con le pinze e solo quando si supererà (almeno) il 10% delle sezioni si riuscirà ad avere un dato attendibile. Al momento il candidato del centro-destra si attesta al 44.18% contro il 40.01% del suo avversario. Staccatissima Michela Murgia con il 9.98%. Con tutta probabilità si avrà un testa a testa. Il sito ufficiale della regione Sardegna che diffonde i dati reali ha informato che i risultati vengono aggiornati ogni mezzora: attorno alle 13 si avrà un chiaro più definito della situazione.
17 sezioni su 1836, e Francesco Pigliaru aumenta il vantaggio su Cappellacci. Ecco i risultati delle elezioni regionali Sardegna 2014: per il candidato del centro-sinistra il 45.18% delle preferenze, mentre l’avversario si attesta sul 38.24%. Il Partito Democratico primo partito con il 22.77% dei voti, dietro Forza Italia che si ferma al 19.07%. Ricordiamo come si tratti di risultati parziali, ancora in divenire. Michela Murgia trza con l’11.10. %, poi Mauro Pili 4.40%, Pier Franco Devias 0.63% e Luigi Amedeo Sanna 0.44%. Ecco qualche commento su Twitter, che ironizza sempre sulla lentezza delle operazioni di scrutinio: “ #SAR2014 #Sardegna #Pigliaru 43% #Cappellacci 39% 14 sz su 1846 ai decifratori di schede sumeri si sono aggiunti gli egizi,attendiamo i maya”, “Finirà prima lo spoglio per le Europee” e “Vedere i#M5S che esultano per l’astensionismo quando non sono stati in grado di proporre una lista da un senso alla giornata”, “L’efficienza di una regione si intuisce dalla velocità dello scrutinio elettorale”. L’ufficio stampa della Regione ha spiegato con una nota il rallentamento nelle operazioni di scrutinio: “È vietato eseguire lo scrutinio dei voti di preferenza separatamente dallo scrutinio dei boti di lista; è vietato eseguire lo scrutinio dei voti di lista separatamente dallo scrutinio dei voti per il candidato alla carica di Presidente della Regione” secondo una disposizione dello stesso Consiglio Regionali sardo datata 1979.
Quando siamo giunti a 16 sezioni su 1836, campione non ancora affidabilissimo per dare un’idea certa del risultato delle elezioni regionali Sardegna 2014, Francesco Pigliaru effetta il sorpasso su Ugo Cappellacci: il candidato del centro-sinistra è al 42.98% contro il 39.20% dell’avversario del centro-destra. Michela Murgia 12.33%, Mauro Pili 4.53%, Pier Franco Devias 0.56% e Luigi Amedeo Sanna 0.37%.
Lo spoglio prosegue a rilento e su Twitter in molti commentano la lentezza nel rendere noti dati delle elezioni regionali Sardegna 2014: “La lentezza dello spoglio in Sardegna è allucinante”, “Se i primi dati ufficiali iniziano ad arrivare dopo 3 ore, vuol dire che c’è qualcosa che non va in come gestiamo le elezioni. #sar2014”, “#SAR2014 #Sardegna lo spoglio va a rilento giacchè per decifrare il lenzuolo con millemila nomi,facce ed ics necessitano esperti sumeri”. I dati, infatti, arrivano a rilento. Siamo arrivati a 8 sez. su 1.836: si riduce sensibilmente la forbice tra Cappellacci (38.3%) e Pigliaru (37.6). La Murgia consolida la terza piazza: 16,9%
A quasi tre ore dall’inizio dello scrutinio per le elezioni regionali Sardegna 2014, arrivano i primi dati ufficiali da 4 delle 1836 sezioni totali, campione ancora troppo ridotto per poter delineare uno scenario certo. Ugo Cappellacci guida con il 45.92% seguito da Francesco Pigliaru con il 35.92%. Michela Murgia e Mauro Poli si giocano il gradino più basso del podio: 8.51% contro 8.14%.
Lo spoglio è iniziato da circa 2 ore. In attesa dei primi dati dal ministero dell’Interno, secondo le fonti dell’Agenzia Italia rilanciate via Twitter da La Nuova Sardegna si parla di un serrato testa a testa tra Ugo Cappellacci, governatore uscente e candidato del centro-destra, e il candidato di centrosinistra Francesco Pigliaru. Michela Murgia, l’outsider di queste amministrative, molto più staccata, davanti agli altri tre candidati Mauro Pili (Coalizione del popolo sardo), Pier Franco Devias (Fronte Indipendentista Unidu) e Gigi Sanna (Movimento Zona Franca).
Le elezioni regionali in Sardegna hanno già un vincitore, se così si può dire. Risultato negativo di questa tornata è l’astensionismo tocca (quasi) quota 48%. A urne chiuse ha votato il 52.23% degli aventi diritto, meno 15% rispetto alle precedenti amministrative. È un dato che ovviamente non può passare inosservato e su Twitter viene già abbondantemente commentato: “Buongiorno crolla l’affluenza al voto in Sardegna alle urne solo un sardo su due la gente sta iniziando a capire che le promesse non servono”, “Il primo e forse il più importante dramma del nostro Paese lo abbiamo appena vissuto in Sardegna. Il 48% degli aventi diritto non ha votato”, “Dai sbizzarritevi un altro po’ sul fatto che in Sardegna hanno votato in pochi perché c’era il sole. Fa riderissimo” e “#Sardegna Il 48% non ha votato. Sono ben felici che la loro terra continui ad essere smantellata dai politici”
I risultati delle elezioni regionali in Sardegna cominceranno ad arrivare tra poche ore, da quando alle 7 si apriranno i sigilli delle urne e cominceranno le operazioni di spoglio. Subito saranno diffusi i primi dati e le proiezioni, in attesa di conoscere il nuovo presidente della regione.
Arriva il dato finale dell’affuenza per le elezioni regionali della Sardegna 2014. In attesa dei risultati dello spoglio, l’ultimo dato disponibile da realizzare in attesa dell’inizio delle operazioni di scrutinio previste per le 7 dei domani mattina, lunedì 17 febbraio, è proprio questo. E il primo dato politico rilevante è il crollo verticale della partecipazioni degli elettori, attestatosi solo al 52,23%. Fanalino di coda della partecipazione è la circoscrizione di Medio Camgidano con solo il 46,92% dei votanti, mentre la circoscrisione di Nuoro si riconferma quella a percentuale più alta di partecipazione con il 56,54%. Ecco di seguito tutti i dati.
Circoscrizione Iscritti Votanti %
Regionale 1.480.332 773.249 52,23%
CAGLIARI 492.139 252.857 51,38%
NUORO 143.863 81.340 56,54%
ORISTANO 151.883 75.498 49,71%
SASSARI 297.291 164.198 55,23%
MEDIO CAMPIDANO 91.800 43.075 46,92%
CARBONIA IGLESIAS 119.481 58.343 48,83%
OGLIASTRA 53.365 29.716 55,68%
OLBIA TEMPIO 130.510 68.222 52,27%
L’affluenza alle 19 per le elezioni regionali in Sardegna è stata pari al 41,02%. Analizzando i risultati delle varie circoscrizioni elettorali, quella che ha portato a votare il maggior numero di persone è stata quella di Cagliari (196.775 votanti), mentre quella che ha in percentuale portato più elettori alle urne rispetto al totale degli iscritti alle liste elettorali delle regionali è stata Nuoro con il 46,04% (ma solo 66.237 votanti). Di seguito il riepilogo di tutti i dati alle 19.
Circoscrizione Iscritti Votanti %
Regionale 1.480.352 607.246 41,02%
CAGLIARI 492.139 196.775 39,98%
NUORO 143.863 66.237 46,04%
ORISTANO 151.883 59.799 39,37%
SASSARI 297.291 128.819 43,33%
MED. CAMP. 91.820 33.737 36,74%
C. IGLESIAS 119.481 45.468 38,05%
OGLIASTRA 53.365 23.812 44,62%
OLBIA TEMPIO 130.510 52.599 40,30%
Nonostante la bassa affluenza alle urne, c’è anche chi alle elezioni in Sardegna ci tiene davvero, e a prescindere dal risultato. Uno di questi è certamente Gianfranco Zola, avvistato all’aeroporto di Stansted a Londra in procinto di rientrare per votare proprio nella sua Oliena. La fotografia l’ha diffusa il giornalista Daniele Guido Gessa, che con un largo sorriso ha commentato: “Eh si’, noi sardi del Regno Unito prendiamo l’aereo e veniamo a votare. Grande Zola, che compie il suo diritto-dovere!”.
Nonostante i dati siano comunque confortanti rispetto alle scorse elezioni regionali in Sardegna, giornalisti e commentatori sono concordi nell’affermare che i risultati delle elezioni regionali 2014 in Sardegna saranno fortemente condizionati dal non-voto. Astensionismo che affonda le radici in un disagio sociale e in una frammentazione dei soggetti politici in una realtà come quella sarda così influenzata dai movimenti autonomi e indipendentisti. Ricordiamo che il Movimento 5 Stelle, spaccato, non è riuscito a presentare una sua lista.
In Sardegna si tengono le elezioni regionali 2014 ed arrivano i dati sulle affluenze. Sono aperti dalle 6.30 di domenica i seggi nelle 1836 sezioni in Sardegna dove è possibile votare per le elezioni del Presidente della Regione e dei componenti del quindicesimo Consiglio regionale. I dati relativi all’affluenza delle ore 12, secondo quanto riportato dalla Regione, mostrano un numero maggiore di elettori alle urne rispetto a quattro anni fa: in attesa della rilevazione delle ore 19, infatti, fino all’ora di pranzo ha votato il 14,50% degli aventi diritto contro il 10,98% dello scorso turno elettorale sull’isola. Ricordiamo che gli elettori totali sono 1.480.409 (+1125 rispetto precedente rilevamento), di cui 725.331 uomini e 755.078 donne, e che si potrà votare fino alle 22 di stasera. Lo scrutinio prenderà il via domattina alle ore 7. Secondo la nuova la legge elettorale, le coalizioni devono necessariamente superare il 10% mentre le liste singole il 5%. Ancora incerto il premio di maggioranza, diverso nel caso in cui il vincitore otterrà oltre il 25% o più del 40%.
Urne aperte oggi in Sardegna per le elezioni del Presidente della Regione e dei componenti del quindicesimo Consiglio regionale. Le operazioni di voto hanno preso il via alle 6.30 di oggi e si potrà votare fino alle 22 nelle 1836 sezioni totali presenti sull’isola. Si vota nella sola giornata di oggi, domenica 16 febbraio, e lo scrutinio avrà inizio lunedì mattina alle 7. In base all’ultimo aggiornamento dei Comuni, fa sapere il sito della Regione Sardegna, gli elettori sono 1.480.409 (+1125 rispetto precedente rilevamento), di cui 725.331 uomini e 755.078 donne. L’elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di riconoscimento e con la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del Comune di iscrizione nelle liste elettorali. Ricordiamo che è eletto presidente della Regione il candidato presidente che ottiene il maggior numero di voti validi. Ecco chi sono i sei candidati in corsa: il centrosinistra si presenta con Francesco Pigliaru, professore di economia politica e prorettore all’Universita` di Cagliari, sostenuto da undici liste tra cui Pd, Sel, Centro Democratico, Partito dei Sardi, La Base, Rossomori e Sinistra sarda. Suo diretto avversario e candidato del centrodestra è Ugo Cappellacci, governatore uscente sostenuto da sette liste tra cui Forza Italia, Udc, Riformatori, Fratelli d’Italia, Partito Sardo d’Azione, Uds e Zona Franca Randaccio. Per sostenere il fronte indipendentista c’è Pier Franco Devias, filosofo nuorese candidato con il Fronte Indipendentista Unidu, ma nella lista dei sei compare anche l’ex governatore ed ex sindaco di Iglesias Mauro Pili, sostenuto dalla coalizione del Popolo Sardo composta dalle liste Unidos, Mauro Pili presidente, Fortza Paris e Soberania. C’è poi ovviamente Michela Murgia, leader della coalizione Sardegna possibile composta da Comunidades, Gentes e ProgRes, mentre Gigi Sanna, candidato del Movimento per la zona franca, è un insegnante di greco e latino in pensione.