Piazza Castello a Torino è stracolma. Beppe Grillo fa tappa nel capoluogo piemontese per una nuova tappa del Vinciamo Noi Tour. In Piemonte, domenica 25 maggio, si vota anche per il rinnovo del consigli comunale, non soltanto per le Europee. Il leader del Movimento 5 stelle è un fiume in piena: “Il populismo e dire no sono le espressioni più alte della politica”, “non c’è stata violenza in Italia solo grazie al Movimento Cinque Stelle, la nostra rabbia ha unito 10 milioni di persone”e ancora “il nostro è cominciato come sogno. Ora quel sogno sta diventando realtà per questo cercano di interromperlo, ma se non ci fanno sognare, noi non li faremo dormire”. In seguito un nuovo invito alle forze dell’ordine di non proteggere più i politici: “Alla Digos sono già con noi, alla Dia sono già con noi, i carabinieri sono con noi. Facciamo un appello: non date più la scorta a questa gente”. Nel mirino del deus ex machina pentastellato, oltre a Dudù e Matteo Renzi (che sarebbe pronto a dare “due linguate al culone della Merkel”), anche Martin Schilz (“viene in Italia e la prima cosa che dice è che io sono come Stalin. I tedeschi dovrebbero ringraziare Stalin, perché se non fosse stato per Stalin oggi Schulz sarebbe in Parlamento con una croce uncinata al braccio”) e Giorgio Napolitano (“Io non mi stupisco quando allo stadio fischiano l’inno di Mameli. Fratelli d’Italia, dice. Ma fratelli di chi? Dei piduisti, dei massoni, della camorra? Chiediamoci perché si fischia un inno. Io invece inorridisco quando il presidente della Repubblica riceve al Quirinale un condannato in via definitiva”). In caso di vittoria grillina? “I primi giorni in cui andremo al governo abbiamo il dovere e il diritto di fare un processo pubblico a questa gente. Sui giornalisti, sui politici sugli imprenditori che hanno rovinato questo paese. Faremo un’indagine per vedere come hanno usato i nostri soldi. Faremo un processo pubblico, caso per caso, sulla rete. Daremo un verdetto virtuale. Almeno il diritto di uno sputo virtuale ce l’avremo”.
Doppio appuntamento per Beppe Grillo e il suo Vinciamo Noi Tour, che quest’oggi rimane in terra piemontrese con due comizi; il primo a Torino è scattato alle 15.00 in Piazza Castello, mentre il secondo è in programma questa sera, alle 21.00, a Verbania. Il Movimento 5 stelle sbarca dunque nel capoluogo del Piemonte, roccaforte del Partito Democratico, in vista delle elezioni europee e regionali di domenica 25 aprile. Ieri il tour pentastellato ha toccato Tortona: il leader 5 stelle ha infiammato la folla in una Piazza Duomo gremita e fiduciosa in vista delle consultazione di fine mese. Grillo ne ha avute, come sempre, per tutti e anche per mamma Rai, vittima della sua filippica sul palco. In più l’ex comico ha motivato la sua partecipazione a Porta a Porta, ospite di Bruno Vespa.
Il VinciamoNoi Tour del Movimento 5 stelle fa oggi tappa a Tortona, Piemonte. In vista delle elezioni europee e regionali di domani 25 maggio, Beppe Grillo è atteso sul palco allestito in Piazza Duomo. Il comizio inizierà alle 21.00: si tratta della 12 tappa del tour elettorale. I 5 stelle si sentono tutto fuorché outsider e puntano al colpo grosso della vittoria. Un boom dei grillini farebbe saltare in aria il banco della politica italiana, che si troverebbe a dover fare i conti con una forza politica, e una gran fetta d’Italia, che vuole rivoluzionare il Paese, girandolo come un calzino. Nelle ultime ore il deus ex machina pentastellato si è reso protagonista di un battibecco con Francesca Pascale, fidanzata di Silvio Berlusconi. L’ex comico parlando del leader azzurro ha provocatoriamente detto che il cagnolino Dudù andrebbe vivisezionato. Questa sera si attendono nuovi attacchi, anche a Matteo Renzi, nemico pubblico numero 1 di Grillo&co.
Botta e risposta tra Beppe Grillo e Francesca Pascale, forse il primo da quando la trentenne napoletana è la fidanzata ufficiale di Silvio Berlusconi. Il motivo della polemica non poteva che essere Dudù, l’intoccabile cagnolino che scorrazza ad Arcore e che il leader del Movimento 5 Stelle ha preso di mira durante il recente comizio a Pavia: “Berlusconi è impazzito per questo cane – ha detto Grillo – Ma Dudù deve essere affidato alla vivisezione. Io ce l’ho un cagnetto così, ce l’ha mia moglie. Li detesto perché i proprietari di questi cagnetti non amano i cani, amano il proprio cane”. Non si è fatta attendere la replica della Pascale: “È una notizia che Grillo sia favorevole alla vivisezione – ha detto al corrieredelmezzogiorno.it – . Non è una notizia che per lui ammazzare non è un reato”. Sulla stessa linea anche il commento su Twitter di Michela Brambilla: “La battuta di Grillo? Non mi fa ridere…anzi mi meraviglia molto”.
Prosegue la polemica tra Pd e Movimento 5 Stelle dopo il voto della Camera che ha approvato la richiesta di arresto del deputato democratico Francantonio Genovese. A rispondere alle recenti critiche di Grillo, impegnato stasera nel comizio a Tortona del VinciamoNoi Tour, è stato proprio Matteo Renzi: “Utilizziamo le parole corrette, ho rispetto per l’onorevole Genovese, soprattutto quando uno viene privato di libertà personale ha un grandissimo rispetto umano, sicuramente sta vivendo un momento difficilissimo, dopo di che come si fa a dire che abbiamo inseguito Grillo? Abbiamo detto fin dal primo giorno che se arriva avviso di garanzia o una richiesta di arresto, il tuo diritto a usare le prerogative del Parlamento sta in piedi solo se esiste il fumus persecutionis. Siccome questo non c’è il parlamentare è uguale a tutti gli altri. E’ da 20 anni che diciamo che legge è uguale per tutti: lo diciamo a Berlusconi e non ai nostri?”. Poi il premier ha aggiunto: “Io lezioni da uno come Beppe Grillo, che andava in Sicilia a dire che la mafia non esiste, o che attacca Raffaele Cantone, sotto scorta da anni perché minacciato dai Casalesi, perché ha accettato di fare il responsabile dell’autorità anti-corruzione e dare una mano al Governo, non le prendo”.
A poche ore dall’inizio del comizio di stasera a Tortona, Beppe Grillo torna ad attaccare Matteo Renzi. Nel mirino del leader del Movimento 5 Stelle è finito il video che il premier ha recentemente pubblicato sulla sua pagina Facebook intitolato “La piazza è casa nostra-Matteo Renzi a Palermo”. Grillo, riprendendo un articolo tratto da NewsPedia, fa in particolare notare il montaggio curato nei minimi dettagli, la musica coinvolgente di sottofondo (dei Coldplay) e passaggi di interventi particolarmente sentiti. Ma soprattutto mostra le stesse immagini, pubblicate dal Fatto Quotidiano e da TM News, in cui vengono mostrate in più occasioni anche le contestazioni di cui Renzi è stato oggetto a Palermo da parte dei No Muos, dei disoccupati, degli attivisti dei centri sociali e anche dei dipendenti Rai. Niente di tutto ciò è stato mostrato nel video postato su Facebook: “Un caso da manuale di manipolazione della realtà”, scrive Grillo che ha titolato il post “Renzie e il nuovo Istituto Luce”. Di seguito il video pubblicato da Renzi (clicca qui per vedere l’altro video)
A meno di dieci giorni dalle elezioni europee, in programma il prossimo 25 maggio, prosegue il VinciamoNoi Tour di Beppe Grillo nelle piazze italiane che si concluderà il 23 maggio con il grande evento a Roma. Dopo il comizio di ieri sera a Pavia, il leader del Movimento 5 Stelle sarà oggi a Tortona (piazza Duomo, ore 21), mentre domani, sabato 17 maggio 2014, sarà la volta di Torino (piazza Castello, ore 21). Nella giornata di ieri, dopo l’approvazione dell’Aula della Camera alla richiesta di arresto di Francantonio Genovese, il deputato del Partito Democratico accusato dalla procura di Messina di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, al peculato e alla truffa, Beppe Grillo è tornato a farsi sentire sul suo blog: “La Camera ha votato per l’arresto di Genovese! Grazie a tutti coloro che insieme al M5S hanno fatto pressione sul pd facendo sentire la propria voce in Rete e su Twitter con #FuoriGenovese. Vinciamo noi”. Sempre ieri, quando sembrava che il voto su Genovese dovesse slittare a dopo le elezioni, il leader M5S aveva lanciato un videoappello per mettere in guardia le forze dell’ordine sulla possibile fuga del deputato: “Tenetelo d’occhio – aveva detto Grillo – Quest’uomo, secondo le accuse, ha sottratto fondi pubblici per almeno 6 milioni di euro. Non lasciamolo fuggire”.
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