“Se Lega nord e FI in Parlamento votano insieme, fermeremo alcune delle schifezze di Renzi a partire dalla riforma del Senato”. E’ la promessa di Matteo Salvini, europarlamentare e segretario del Carroccio, che lunedì sera è stato a cena ad Arcore insieme a un Berlusconi infuriato con Renzi ed entusiasta di avere ritrovato il suo alleato storico. E con Renato Brunetta che ha sancito: “Tra Forza Italia e Lega alleanza a 360 gradi”. Anche se Salvini gela gli entusiasmi, dice no a un’alleanza in Veneto che comprenda lo stesso Ncd, e intanto lavora al dossier che gli hanno consegnato i pescatori siciliani durante la sua visita a Palermo. Ma soprattutto pensa in grande: “Andremo al governo e rottameremo l’euro, con l’aiuto di Grillo oppure da soli”.



Che cosa cambia dopo il suo incontro con Berlusconi?

Nulla. Non è un incontro che cambia le cose, vedremo come voterà Forza Italia in Parlamento nelle prossime settimane.

Quindi non c’è un progetto politico?

Non ancora, un progetto politico deve avere basi solide. E’ ancora presto per parlarne.

Che cosa succederà se in Parlamento Fi e Lega nord voteranno insieme?



Che alcune delle schifezze portate avanti da Renzi si fermeranno, a partire da tutti i decreti su economia, fisco, banche, giustizia e Costituzione.

Avete i numeri per bloccare il governo?

Non lo so, dipende dallo “shopping serale” di Renzi che ogni giorno porta a casa quattro o cinque parlamentari. Se deve nascere un progetto alternativo a Renzi, deve esserlo veramente e non a settimane alterne.

Occorre trovare una reale condivisione sui temi?

Sì, sui temi del lavoro, del fisco, dell’immigrazione, delle riforme, dell’Europa. Quindi su tutti i temi.

Che cosa accadrà sulle riforme costituzionali torneranno in Senato?



Teoricamente senza Forza Italia, Renzi non ha i numeri a meno che vada a raccattare altri 20 senatori. Siccome però siamo in Italia, mai dire mai.

Gli otto parlamentari di Scelta civica però non si aggiungono alla maggioranza, ne facevano già parte…

Appunto, ne facevano già parte. Quindi se Forza Italia non vota e chi nel Pd si era opposto continua a non votare, o Renzi raccoglie dei senatori per strada oppure non ha i numeri.

Lei ha parlato con Berlusconi di persona. Quella del Cavaliere è un’arrabbiatura momentanea o ha deciso di cambiare rotta?

La mia chiara percezione è stata che Berlusconi era consapevole del fatto che Renzi lo ha usato. Immagino quindi che non dimentichi in fretta.

 

Perché lei non vuole un’alleanza con Ncd in Veneto?

Non sono io che non voglio Ncd, è il partito di Alfano che sta governando con Renzi. Ncd è al governo e sta togliendo i soldi per gli ospedali, le scuole e le strade del Veneto. Come faccio io ad allearmi in Veneto con chi a Roma toglie i soldi al Veneto? Sarebbe palesemente in contraddizione.

 

Però Ncd è anche al governo in Lombardia con Maroni…

Se mantengono i patti sono i benvenuti. Nessuno mette in discussione quello che è in corso, ma quello che nasce “ex novo” deve essere fatto con coerenza.

 

Renzi sta perseguendo un progetto o vive alla giornata?

Soprattutto sulle materie economiche il premier è in totale confusione, abbiamo una situazione interna del tutto fuori controllo. Sulla scena internazionale inoltre il nostro governo non conta assolutamente nulla, tanto che né Renzi né la Mogherini stanno toccando palla sulla crisi russo-ucraina.

 

Per Fabrizio Rondolino, la Lega scommette sul fatto che nel 2015 l’economia italiana andrà male. E’ vero?

No, io vivo in Italia, ho i figli in Italia e spero che l’economia riparta. L’assurdo è che ci sono tutte le condizioni perché ciò avvenga, con euro e petrolio bassi, ma il governo non sta facendo nulla per assecondare quello che sarebbe naturale. Quindi il rischio è che gli altri Paesi Ue vadano avanti e noi rimaniamo fermi.

 

Che cosa dovrebbe fare il governo?

Dimezzare le tasse. Noi gli abbiamo offerto gratis la nostra consulenza sulla flat tax, ma non ci ha ascoltato. L’obiettivo è fare pagare quelli che oggi non pagano e che hanno portato i soldi in Svizzera. Con una tassazione più bassa li terrebbero in Italia.

 

Che cosa ne pensa di quanto sta avvenendo in Grecia?

I greci hanno votato con coraggio. Ora vedremo se Tsipras andrà avanti a fare quello che ha promesso, o farà come Renzi e si rimangerà tutto.

 

Il programma di Tsipras è coerente e serio?

Sì, ma va bene per Atene e non per l’Italia, perché noi fortunatamente non siamo la Grecia. Abbiamo aziende, industrie, agricoltura. Se avessimo un governo coraggioso saremmo quelli che crescono di più in Europa. Il vero problema è l’euro, una moneta da rottamare il prima possibile.

 

E come si fa a rottamare l’euro?

Lo faremo noi quando andremo al governo. Stando all’opposizione è difficile farlo.

 

Si alleerebbe a Tsipras in chiave anti-euro?

In chiave anti-euro mi alleerei con chiunque, anche con Grillo. Al leader dell’M5S ho proposto più di una volta un incontro, ma lui ha sempre rifiutato.

 

Grillo non fa sul serio?

Il suo problema è che non va mai fino in fondo. Ma più che lui il problema sono i suoi parlamentari.

 

Perché?

Perché non c’è un programma, non c’è un’idea chiara, e quindi nell’M5S ognuno va per suo conto.

 

Che esperienza è stata parlare a Palermo?

Molto bella. Oggi mi trovo a Strasburgo e ho appena finito di lavorare sul dossier che mi hanno consegnato i pescatori palermitani massacrati dalle norme europee. Mi è stato molto utile, per non parlare dell’affetto trovato che è stato commovente.

 

Tosi ha detto che potrebbe fondare un suo partito. Che cosa gli risponde?

Non mi sembra che sia un momento in cui in Italia c’è bisogno di nuovi partiti.

 

Le affermazioni di Tosi esprimono il disagio all’interno della Lega?

Io non ho alcun tipo di disagio e i nostri militanti e gli elettori neanche. Però vedrò Tosi settimana prossima e ne parleremo.

 

(Pietro Vernizzi)