E’ il Movimento 5 Stelle, in base agli ultimi sondaggi elettorali e politici, il primo partito nelle preferenze degli italiani. Il risultato è emerso dai dati raccolti dalla rilevazione realizzata dall’Istituto di ricerche Ipsos per il Corriere della Sera. Secondo le risposte date dagli elettori intervistati il M5s è di nuovo in testa nelle intenzioni di voto degli italiani. Nonostante quindi le ultime vicende che hanno riguardato il Movimento fondato da Beppe Grillo, gli italiani sembrano orientati a votarlo alle prossime elezioni politiche. Nei giorni scorsi il M5s è stato protagonista al Parlamento europeo della controversa vicenda della decisione (poi naufragata) di aderire al gruppo europeista Alde al Parlamento Ue, abbandonando l’Efdd con gli euroscettici di Nigel Farage. Ma questo pare non aver intaccato i voti che il Movimento raccoglierebbe se si andasse oggi a votare. Secondo questi ultimi sondaggi elettorali e politici infatti il M5S fa registrare un aumento del +0,9% negli orientamenti di voto rispetto allo scorso dicembre attestandosi al 30,9% e superando il Partito Democratico che resta stabile al 30,3% (in flessione di 0,2). Questa rilevazione segnala poi che il caso europeo è stato seguito in dettaglio o sui fatti principali dal 45% degli elettori e solo l’8% ritiene che il M5s perderà consenso e non riuscirà a recuperarlo.



Il nuovo governo Gentiloni riscuote più fiducia da parte degli italiani secondo gli ultimi sondaggi elettorali e politici. E’ questo infatti uno dei risultati che emerge dalla rilevazione effettuata dall’Istituto di ricerche Ipsos per il Corriere della Sera. Un mese fa gli elettori solo un italiano su quattro era soddisfatto del nuovo Esecutivo guidato da Paolo Gentiloni e subentrato al governo Renzi dimessosi dopo il voto negativo al referendum costituzionale. Ora invece, in base a quanto rilevato in questi ultimi sondaggi elettorali e politici, l’atteggiamento degli italiani nei confronti del governo Gentiloni sembra cambiato: un terzo degli italiani esprime infatti una valutazione positiva dell’operato dell’Esecutivo contro il 44% che ne dà un giudizio negativo. Infine il 23% non esprime alcuna valutazione. Rispetto al governo Renzi, segnalano questi sondaggi elettorali e politici pubblicati dal Corriere della Sera, si registrano meno giudizi negativi da parte degli elettori e “una sorta di sospensione del giudizio”.



Rilevazione non solo sulle intenzioni di voto negli ultimi sondaggi elettorali e politici. In quelli effettuati infatti lo scorso 9 gennaio dall’Istituto IPSOS SRL per ITV MOVIE SRL (Trasmissione DiMartedì) è stato chiesto al campione di elettori di dare una propria previsione riguardo all’economia del nostro paese. E la maggioranza degli italiani intervistati non prevede cambiamenti dal punto di vista economico nel 2017 rispetto allo scorso anno. Secondo i dati di questi ultimi sondaggi elettorali e politici il 61% ha infatti risposto di ritenere che quest’anno non ci sarà alcuna variazione rispetto al 2016. Solo il 16% degli elettori prevede di stare meglio dal punto di vista economico nel 2017 mentre il 18% pensa di stare peggio. Infine il 5% degli italiani non ha dato alcuna risposta a questa domanda posta da questi sondaggi elettorali e politici.



Negli ultimi sondaggi elettorali e politici effettuati da Termometro Politico sono state verificate anche le intenzioni di voto degli italiani nei confronti del Pd dopo l’esito negativo del voto sul referendum costituzionale. Agli elettori è stato chiesto di indicare la propria posizione riguardo al Partito Democratico. E dal risultato di questa rilevazione è emerso che il 78% degli elettori che hanno votato no al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre non potrebbe mai dare la propria preferenza al Pd, mentre l’11% lo farebbe se Matteo Renzi se ne andasse. Tra gli italiani che hanno invece votato sì al referendum i risultati di questi sondaggi sono diversi: la maggioranza relativa, quasi il 30%, voterebbe per il Partito Democratico solo con Renzi, indipendentemente dal fatto che Bersani e D’Alema rimanessero, mentre il il 25,4% lo voterebbe in ogni caso. Il 17% rimarrebbe con il Pd solo se la sinistra interna fosse espulsa. Coloro che voterebbero per il Partito Democratico se renziani e bersaniani tornassero d’accordo sono, in base a questi sondaggi elettorali e politici, lo 0,8%. Infine il 3,7% degli elettori sarebbe intenzionato a votare per il Pd se il partito fosse guidato da un altro segretario, di una corrente vicina a Bersani o Franceschini (clicca qui per leggere tutto). 

Gli ultimi sondaggi elettorali e politici hanno rilevato non solo le intenzioni di voto degli italiani, nel caso si andasse oggi alle urne per nuove elezioni politiche, ma anche il gradimento degli elettori nei confronti dei leader. In particolare l’Istituto di ricerca IPSOS SRL nella rilevazione effettuata per ITV MOVIE SRL (Trasmissione DiMartedì) lo scorso 09 gennaio ha rivolto al campione di elettori intervistati una domanda proprio sui due leader Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Il primo, ex presidente del Consiglio, si è dimesso dalla carica lo scorso dicembre nei giorni successivi al voto per il referendum costituzionale: gli italiani hanno bocciato la riforma della Costituzione presentata dal governo e Renzi ha ritenuto, come del resto aveva già annunciato, di dover lasciare l’incarico. A succedergli è stato Paolo Gentiloni, già ministro degli Esteri del governo Renzi. A Gentiloni è stato dato l’incarico, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di formare il nuovo governo. A un mese di distanza, questi sondaggi elettorali e politici hanno chiesto agli italiani di indicare in chi hanno più fiducia. E Paolo Gentiloni ha battuto Matteo Renzi raccogliendo il 36,6% contro il 34,7%.