Tra i sondaggi elettorali e politici più importanti pubblicati in queste ultime settimane è uscita questa mattina la classifica dei sindaci nella consueta Governance Poll prodotta da Ipr Marketing e il Sole 24ore: il risultato del gradimento per i sindaci d’Italia viene calcolato nel rapporto con l’indice nel giorno dell’elezione e i risultati sono davvero clamorosi. Il Movimento 5 Stelle occupa il primo e l’ultimo posto tra i sindaci italiani, con una inversione di tendenza che riflette questi primi mesi di governo amministrativi: Chiara Appendino infatti è la prima in assoluto in tutta Italia, mentre Virginia Raggi occupa la 103esima posizione, la penultima totale di tutti i comuni censiti dai sondaggi. Al 62% di gradimento la prima cittadina di Torino non solo batte i colleghi di tutta Italia ma stravince la sfida interna al suo partito, con il 44% della Raggi che risulta il penultimo posto davanti solo a Maria Rita Rossa, sindaco di Alessandria del Centrosinistra (al 42% del gradimento). Due programmi molto simili, la compagna “anti-sistema” del M5s a Torino e Roma ma un diverso impatto, anzi clamoroso: i sondaggi premiano Appendino e bocciano Virginia Raggi, con l’inversione rispetto ai sondaggi del primo giorno dopo la vittoria nella scorsa Primavera. La prima cittadina torinese era al 54,6%, crescendo dunque del +7,4%, mentre la grande scommessa di cambiamento nella Capitale aveva ottenuto il 67%, perdendo un forte -23,2% di gradimento.
In uno degli ultimi sondaggi politici ed elettorali prodotti dall’istituto Tecnè lo scorso 11 gennaio 2017 si è cercato di approfondire la domanda chiave anche delle varie segreterie dei partiti coinvolti nello scacchiere istituzionale: quando è meglio andate al voto e soprattutto quando si riuscirà a trovare un accordo per l’appuntamento delle elezioni con una approvata legge elettorale rinnovata? Secondo i dati del sondaggio prodotto da Tecnè si scopre che per la maggioranza degli italiani, circa il 60%, la ricetta migliore è quella di andare a votare prima dell’estate con una nuova legge elettorale, bocciando dunque l’attuale Italicum anche dopo eventuale correzione della Consulta (il prossimo 24 gennaio si attende la sentenza della Corte). Il 19,6% vede invece un voto subito con elezioni anticipare da tenersi tramite legge elettorale che uscirà dalla Consulta; da ultimo, solo il 14,9% vuole arrivare a fine legislatura (ovvero Primavera 2018).
Qual è l’attuale distacco tra Pd e M5s? I risultati degli ultimi sondaggi elettorali e politici sono discordanti su questo punto. Secondo l’ultime rilevazione realizzata dall’Istituto Tecnè s.r.l. per il programma Rti-Matrix, rilevazione effettuata lo scorso 9 gennaio il distacco tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle sarebbe di due punti percentuali. In base alle intenzioni di voto espresse dal campione di elettori intervistato il Partito Democratico raccoglierebbe infatti il 30,5% mentre il Movimento 5 Stelle arriverebbe al 28,8%. Secondo invece i sondaggi elettorali e politici effettuati lo scorso 7-8 gennaio da EMG Acqua per La7 Srl il Partito Democratico raccoglierebbe il 31.4% delle preferenze degli elettori mentre il Movimento 5 Stelle arriverebbe al 27.5%: dunque tra i primi due partiti ci sarebbero 4 punti di differenza. Per quanto riguarda tutti gli altri partiti, secondo i risultati dei sondaggi elettorali e politici dell’Istituto Tecnè s.r.l sarebbero queste le percentuali raccolte tra gli italiani: Forza Italia il 13,4%, la Lega Nord il 12,1%, Fratelli d’Italia il 4,6%, Sinistra Italiana il 3,1%, Area popolare il 3,5% e altri partiti il 4%.