Il codice etico del MoVimento 5 Stelle supera l’esame delle votazioni online e passa con il 91% dei sì degli iscritti. L’annuncio arriva direttamente dal blog di Beppe Grillo, dove pochi minuti fa è apparso questo comunicato:”40.954 iscritti hanno partecipato alla votazione sul Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie che è stato ratificato con il voto favorevole del 91% dei partecipanti, pari a 37.360 iscritti”. Viene così approvato il “decalogo” stilato dal fondatore del movimento pentastellato che nelle ultime ore aveva ricevuto molte critiche dagli altri partiti poiché accusato di essere stato concepito per salvare Virginia Raggi, il sindaco di Roma su cui aleggia lo spettro di un avviso di garanzia. Prima della chiusura delle votazioni online del codice etico era stato lo stesso Grillo ad infiammare il dibattito chiedendo l’istituzione di una “giuria popolare che determini la veridicità delle notizie pubblicate dai media”. Aspra la risposta dei partiti e di alcuni direttori di testate giornalistiche, su tutti quella di Enrico Mentana che su Facebook ha commentato:”In attesa della giuria popolare chiedo a Grillo di trovarsi intanto un avvocato. Fabbricatori di notizie false è un’offesa non sanabile a tutti i lavoratori del Tg che dirigo, e a me che ne ho la responsabilità di legge. Ne risponderà in sede penale e civile”.
Sul Codice etico del Movimento 5 Stelle e sulle votazioni online per tutti gli iscritti M5s che chiuderanno alle 19, è intervenuto con un post sulla sua pagina personale Facebook anche Alessandro Di Battista. Il giovane leader del Direttorio grillino assieme a Luigi Di Maio ha voluto sostenere il “decalogo” stilato ieri da Grillo invitando i cittadini del Movimento a non votare secondo i titoli di queste ore che secondo “Dibba” mistificherebbero il significato del Codice Etico. «Oggi si vota sul programma energia e sul codice di comportamento del M5S in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie. Sono convinto che leggerete attentamente il codice e lo valuterete per il suo contenuto e non per qualche titolo di giornale che prova (senza riuscirci) a descriverlo. Mi auguro che un codice simile possa essere adottato da tutte le forze politiche del Paese. Io ho appena votato. Buona giornata e buon voto!», scrive su Facebook Di Battista, in attesa di ricevere il responso della base M5s.
Non va certo giù leggero il sindaco di Gela Domenico Messinese commentando il Codice Etico del Movimento 5 Stele, in votazione oggi fino alle ore 19 sul sito M5s dopo la pubblicazione ieri del leader fondatore Beppe Grillo. In una intervista a Rai News24, il primo cittadino di Gela, espulso dal Movimento dopo le vicende di un anno fa sul comune con infiltrazioni mafiose (ma nulla è stato ancora provato contro Messinese) parla così: «Più che di svolta “garantista” di Grillo, parlerei di svolta “convenientista”, si prepara a una sanatoria e mette le mani avanti nel caso in cui il futuro riservi sorprese a Roma o nelle altre città amministrate da loro». Un sospetto che hanno avuto in tanti e per questo hanno chiamato il decalogo una sorta di “salva-Raggi” ad hoc per il sindaco di Roma; «il movimento è peggio degli altri partiti, anche perché è privo di contenuti e strategia e fa del populismo la sua bandiera, ma per governare non bastano la propaganda e l’aria fritta, né tanto meno la violenza verbale», conclude l’ex membro grillino.
Sono scattate oggi le votazioni sul sito del Movimento 5 Stelle sul Codice Etico (il “decalogo” di norme stabilite dal Direttorio e dal Garante M5s, proprio Beppe Grillo): viene richiesto a tutti gli aderenti al Movimento iscritti al Blog di Grillo la ratifica del decalogo oltre che al programma energia. “Urne” aperte fino alle 19 di questa sera per poter bocciare o approvare il nuovo Codice Etico in caso di membri indagati o condannati; con le nuove regole, pubblicate ieri sul blog di Beppe Grillo, non scatta automaticamente la sanzione per l’eletto M5s coinvolto in un’indagine. In caso di avviso di garanzia, si dovrà avvertire il gestore del sito, Davide Casaleggio, e a decidere saranno il garante del movimento, Beppe Grillo, e il collegio dei Probiviri. L’eletto ha la facoltà di autosospendersi, come si legge nel Codice Etico M5s. Le votazioni di oggi sono possibili solo per gli iscritti entro il 1 luglio 2016 con documento certificato: dal Caso Muraro a quello di Quarto, da Pizzarotti a Palermo, tutti i casi più spinosi in questi anni di gestione e presenza politica del Movimento Cinque Stelle potrebbero essere rivalutati alla luce del nuovo decalogo. Per questo motivo il Codice è stato definito da alcuni nemici interni ai Cinque Stelle e da tutte le opposizioni, un “salva-Raggi” ipotizzando che nella possibilità non così remota di un avviso di garanzia al sindaco M5s di Roma, con questo nuovo regolamento non dovrebbe per forza essere espulsa.
Forse nel tentativo di mischiare un po’ le carte durante le votazioni del discusso e criticassimo Codice Etico del Movimento 5 Stelle, ha parlato poco fa Beppe Grillo sul suo blog sul fronte “notizie false sul web”. Il discorso è il medesimo lanciato prima di Capodanno quando attaccò le parole del presidente Anti-Trust Pitruzzella che aveva a sua volta criticato le diffusioni di bufale sul web, promuovendo un possibile tribunale governativo che possa limitare la diffusione di bufale. La reazione veemente di Grillo arrivata da poco recita, «Propongo, non un tribunale governativo, ma una giuria popolare che determini la veridicità delle notizie pubblicate dai media”. E’ quanto scrive Beppe Grillo chiedendo che a formare questa giuria siano “cittadini scelti a sorte a cui vengono sottoposti gli articoli dei giornali e i servizi dei telegiornali. Se una notizia viene dichiarata falsa il direttore della testata, a capo chino, deve fare pubbliche scuse e riportare la versione corretta dandole la massima evidenza in apertura del telegiornale o in prima pagina se cartaceo». In un momento in cui il leader M5s è sotto pressione per il Codice molto criticato anche tra gli stessi Cinque Stelle, cambiare le carte in tavola aprendo un altro fronte di discussione potrebbe essere una strategia volta a guadagnare tempo sul voto degli iscritti. Alle 19 si saprà se Grillo sarà stato bocciato o “approvato” nel suo decalogo… (Niccolò Magnani)