«Non sono un politico mi sono candidato con il M5S perché amo l’Italia e credo che ogni cittadino ha necessità di vedere un Paese migliore. È un voto di protesta? E chissenefrega»: cosi l’Ammiraglio Rinaldo Veri si era presentato per primo al banco del Tempio di Adriano a Roma dopo l’annuncio di Luigi Di Maio che con fierezza mostrava a tutti il primo candidato “esterno” del Movimento 5 Stelle alle prossime Elezioni Politiche nei collegi uninominali. Accade tutto alle ore 12, con Veri che risulta il primo di una lunga sfilza di nomi tra giornalisti, sportivi, amministratori, imprenditori, ricercatori, uomini e donne della società italiana che hanno deciso di candidarsi con i grillini vincendo e superando il “filtro di qualità” delle Parlamentarie targate Rousseau. Ecco, peccato che già alle ore 14 nel poco edificante record di 2 ore da candidato, l’ammiraglio emette una nota in cui annuncia il proprio ritiro. In quanto consigliere comunale di centrosinistra a Ortona, appoggiato dal Partito Democratico anche per le scorse comunali in Abruzzo (da lui però perse e per questo si ritrova in Consiglio Comunale), il suo ruolo si scontra con il rigido codice etico a Cinque Stelle: niente candidatura alla Camera dunque, addio al “super competente” ammiraglio e Di Maio che si ritrova con il primo presentato e poi subito ritirato.
CHI È L’AMMIRAGLIO IN CONGEDO PRO-M5S
«Ammiraglio di squadra della marina militare, comandante delle Forze marittime della Nato e presidente del centro alti studi della Difesa a Roma»: il curriculum snocciolato da Di Maio sull’ex ammiraglio in congedo è di quelli giusti, per rispondere alle accuse di candidati fedeli al nuovo “Direttorio” a Cinque Stelle. Tutti soddisfatti e felici, ma per la bellezza di sole due ore: «A malincuore annuncio il mio ritiro – spiega l’ammiraglio – non ero al corrente della regola prevista dal Regolamento M5S che impedisce a chi ha già una carica elettiva di potersi candidare e proprio per questo non avevo ritenuto necessario informare di questa mia carica Luigi Di Maio», conclude Veri. Come riporta la scheda di Formiche.net, l’ammiraglio Veri è nato a Bombay nel 1952 ha frequentato l’Accademia navale di Livorno di cui successivamente è divenut comandante dei corsi, ed è stato prima guardiamarina e poi tenente di vascello. «È stato al comando della Task Force 150 impegnata in operazioni di antiterrorismo nel corno d’Africa nell’ambito delle Operazioni resolute behaviour/enduring freedom», conclude la scheda sul primo candidato e ritirato M5s nella stessa giornata. Rinaldo Veri è stato ufficiale dell’ordine militare d’italia e ufficiale dell’ordine al merito della repubblica italiana, mentre nel 2013 è diventato presidente del Centro alti studi per la difesa fino a giugno 2015, congedandosi dalle forze armate. Poi la candidatura a Ortona con una lista civica appoggiata dal Pd, fino ad arrivare alla incredibile gaffe di quest’oggi; è caos generale ora non solo su Di Maio ma su Rousseau e sul filtro di qualità che ha toppato clamorosamente. «Ciò che non torna è come Veri abbia fatto a candidarsi a Roma se era residente, immagino, in Abruzzo dove è consigliere comunale», spiega un deputato M5s che si tiene anonimo. Al posto di Veri ora ci sarà Carla Ruocco, ex Direttorio con Grillo e campana doc ma non tra le “predilette” dal nuovo corso Di Maio.