Antonio Di Pietro, dopo la famosa autocritica per i metodi usati ai tempi di Tangentopoli ma soprattutto nel periodo del suo impegno in politica in cui diventò anche ministro che tanto scalpore fece alcuni mesi fa, torna a far parlare di sé. Lo fa ancora alla trasmissione televisiva Omnibus a cui prende parte spesso su La7 attaccando alla sua maniera cioè senza mezzi termini l’operazione portata a termine da Bruno Tabacci ed Emma Bonino. L’opportunità cioè offerta da leader di Centro Democratico alla lista radicale +Europa di Bonino di apparentamento, candidarsi cioè insieme, evitando così il problema della nota leader radicale di trovare le 25mila firme necessarie per candidare la sua lista, cosa che non riesce a fare.
Dopo aver atteso un segnale dal Pd che non arrivava, la Bonino ha invece accettato al volo l’offerta dell’ex democristiano Tabacci che le ha spalancato le porte, cosa che ha lasciato stupiti molti vista la forte differenza fra i due gruppi politici. Ebbene, Di Pietro ha definito questo modo “estersione”: “Si tratta solo di una furba opportunità. Posto che la legge mi obbliga a trovare firme, metto insieme cani e gatti per potermi candidare” aggiungendo “insomma io dico caro Pd o mi dai 10 posti o… (vado da un’altra parte, ndr). Ai miei tempi questo si chiamava estorsione adesso si chiama tattica politica”. Parole molto dure come si può capire, ma ancora una volta molto franche da parte dell’ex magistrato, che inchioda apertamente i giochetti di una politica dove ormai il credo ideologico, le appartenenze storiche non hanno più alcun significato, basta garantirsi dei posti in parlamento e si fa qualunque cosa. CLICCA SU QUESTO LINK PER VEDERE IL VIDEO