In Italia è in atto un colpo di Stato: a usare toni forti è il Front National, il partito francese guidato da Marine Le Pen, dopo il veto di Mattarella a Savona. Sono più soft quelli di Nigel Farage, il leader euroscettico britannico che ha scelto comunque un messaggio di impatto. «L’establishment blocca la democrazia». Steve Bannon, l’ex stratega del presidente Usa Donald Trump chiude il cerchio: «È stata tolta la sovranità all’Italia». La decisione del Quirinale nel mirino dei sovranisti. Le Pen è la prima a intervenire poco dopo lo stop del Colle al governo M5s-Lega. «Per la prima volta dal crollo dei regimi autoritari in Europa – si legge in un comunicato diffuso dal Front National – un Paese europeo viene messo di fronte ad un reale colpo di Stato, il cui obiettivo è sovvertire l’obiettivo delle urne e imbavagliare istituzionalmente la democrazia. Ovviamente dietro questo colpo di forza dobbiamo vedere la mano di Bruxelles, dei mercati finanziari e della Germania». Insieme al comunicato è stato pubblicato un tweet: «L’Unione Europea e i mercati finanziari confiscano di nuovo la democrazia. Ciò che accade in Italia è un colpo di Stato. La collera dei popoli cresce ovunque in Europa».
BANNON, LE PEN A FARAGE CONTRO MATTARELLA
Sulle notizie che rimbalzavano da Roma a poche ore dalla decisione di Mattarella, è intervenuto su Twitter anche Nigel Farage, ex numero uno dell’Ukip, partito euroscettico che all’Europarlamento di Strasburgo fa parte dello stesso gruppo del M5S. «Gli elettori italiani saranno furiosi per il veto dell’establishment ai nuovi ministri. È tempo di altre elezioni e di un numero maggiore di voti». In un altro tweet, pubblicato dopo la notizia della convocazione di Carlo Cottarelli al Quirinale, Farage ha rilanciato: «Se l’Italia si ritrova con un altro Mario Monti, un primo ministro pro-Ue calato dall’alto, c’è da aspettarsi una rabbia vera» fra i cittadini. Tocca poi a Steve Bannon, ex stratega di Trump. Intervenuto a un incontro a Roma, l’ex consigliere del presidente Usa ha giudicato «disgustoso» quanto accaduto nelle ultime ore, oltre che «fascista e antidemocratico». Per Bannon «il 60% degli italiani vogliono indietro il loro Paese». Poi si è chiesto: «Cosa c’è di più fascista di portare loro via ciò per cui hanno votato». Ma resta comunque una giornata storica quella di ieri, perché M5s e Lega «hanno strappato la maschera ai globalisti».