Vi abbiamo riportato il retroscena del colloquio tra Luigi Di Maio e Carlo Cottarelli, in cui il leader del M5s avrebbe dichiarato di non sapere che Paolo Savona fosse un massone. L’indiscrezione giornalistica ha fatto il giro del web, tanto da far nascere e circolare rapidamente l’hashtag #savonamassone: “#savonamassone non piu’ all’economia ma agli esteri? ah era questo il governo del cambiamento?”, “Allora #M5SLega, fatemi capire. Per fare la rivoluzione volete un ex della #primaRepubblica, uomo di #Rockefeller e appartenente alla massoneria?Qualche dubbio, no?! #savonamassone #aspen”, “Niente Massoni o indagati nel Governo del Cambiamento. #DiMaio #savonamassone”, “#savonamassone vi sembra il caso ???”, solo alcuni dei tweet. Ed è arrivato anche quello di Marika Cassimatis, ex candidata del Movimento 5 Stelle ed espulsa da Beppe Grillo: “Il Contratto pentaleghista esclude nomina di massoni per i ministeri. Savona e’ un massone. Di che si sta parlando? #IostoconMattarella #savonamassone #polveredi5stelle”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DI MAIO E M5S IN IMBARAZZO
“Savona è un massone”, Di Maio e M5s in imbarazzo: indiscrezione shock riportata dal Corriere della Sera. Secondo il quotidiano di Via Solferino, il leader politico del Movimento 5 Stelle avrebbe confidato in un colloquio con il premier incaricato Carlo Cottarelli di non essere stato inizialmente a conoscenza di una presunta iscrizione alla massoneria americana del professore ottantaduenne, candidato insieme alla Lega al Ministero dell’Economia. E la situazione degli ultimi giorni ha visto un cambio di rotta da parte dell’M5s: dopo l’iniziale impuntatura, i pentastellati hanno fatto dei passi indietro sulla candidatura di Savona al Tesoro. “Difendere Savona e le sue opinioni è giusto, ma impuntarsi su una persona col rischio di far affondare il Paese è da irresponsabili. Era il piano di Salvini dall’inizio? Mi rifiuto di crederci”, le parole di Lorenzo Fioramonti riportate da Il Giornale, seguito dal commento di Laura Castelli, “stupita” del mancato passo indietro dell’economista.
DI MAIO: “SAVONA E’ UN MASSONE”
Luigi Di Maio, infine, ha chiesto pubblicamente alla Lega e a Matteo Salvini lo spostamento del professore Paolo Savona dal Ministero dell’Economia a un’altra casella, così da facilitare la partenza del governo del cambiamento giallo-verde. Ed è subito giunto l’attacco del Partito Democratico sulla vicenda, con alcuni deputati dem che hanno segnalato che nel contratto di Governo è sottolineato che non posso entrare a fare parte dell’esecutivo ex membri di qualsivoglia loggia massonica. “Secondo quanto riferisce il Corriere della sera, Di Maio avrebbe riferito a Cottarelli che Savona è iscritto alla massoneria americana. E’ vero? Se fosse confermato, Di Maio e il Movimento 5 stelle accetterebbero comunque che l’economista venga nominato ministro? Se è l’ennesima bufala, perché Di Maio non smentisce, come giustamente nota il giornalista Emiliano Fittipaldi su twitter? Sono loro ad aver scritto nel contratto di governo con la Lega che “non possono entrare a far parte del governo soggetti che appartengono alla massoneria”. Peraltro l’iscrizione alla massoneria non figura nel lungo curriculum di Savona come banchiere, ex ministro, capo di consorzi di grandi opere come il Ponte sullo Stretto e il Mose di Venezia: una nuova voce che spiegherebbe ancora meglio chi sarebbe il paladino del popolo di M5s e Lega contro le presunte èlite. Altro che trasparenza, altro che lotta ai poteri forti, siamo oltre la #neuro”, il commento dell’esponente Pd Michele Anzaldi.