Arrivano i commenti in merito alla decisione del sindaco di Legnano, Fratus, di dimettersi dopo l’arresto choc degli scorsi giorni: «Non è normale che vengano arrestati sindaci e che vengano arrestate ogni due o tre anni persone in Regione Lombardia, dove la Lega continua ad avere in pancia persone indagate o regolarmente arrestate. Non bisogna fare spallucce e dire “tanto fanno tutti così”». Parole firmate da Luigi Piccirillo, consigliere regionale della Lombardia in quota Movimento 5 Stelle, che nella giornata di ieri si è ritrovato con altri esponenti grillini davanti al comune di Legnano per un “presidio di legalità”. Il loro obiettivo era quello di chiedere le dimissioni di Fratus, ma l’ormai ex primo cittadino li aveva già anticipati: «Oggi abbiamo liberato Legnano – le parole dell’ex consigliere comunale Andrea Grattarola riportate da Legnanonews -. Questa mattina ero con il Comitato Legalità alle Gallerie Cantoni e quando sono state comunicate le dimissioni del sindaco è scattato un applauso spontaneo. Ora mi auguro che i consiglieri di maggioranza si dimettano». Della stessa linea di pensiero l’onorevole legnanese Riccardo Olgiati, che ha parlato di «occasione per fare pulizia all’interno dei partiti coinvolti in questa brutta storia», con la speranza che «Matteo Salvini allontani l’ex sindaco dal partito della Lega». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LEGNANO, IL SINDACO FRATUS SI È DIMESSO
Sono arrivate le dimissioni del sindaco di Legnano Fratus, nelle scorse ore sono arrivate anche le dichiarazioni degli avvocati di Chiara Lazzarini e Maurizio Cozzi. Enrico De Castiglione, legale dell’ex assessore, ha spiegato a Legnanonews: «La mia assistita si sente totalmente estranea ai fatti e lo è. Siamo certi che nel processo lo dimostreremo: abbiamo massima fiducia nell’esito del processo e nella giustizia che, con i suoi tempi, farà il suo corso». Queste, invece, le parole dell’avvocato del vicesindaco, Giacomo Cozzi: «Oggi incontrerò l’avvocato amministrativista per capire se l’operato del mio assistito è in linea con le norme o se ci sono state deviazioni, non sempre ciò che va bene in un campo (penale o amministrativo) va bene anche nel secondo. Il mio cliente è sereno e conscio di non aver agito per scopi personali, né a favore suo, né di altri e nemmeno politici». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LEGNANO, SI DIMETTE IL SINDACO FRATUS
Nuovi aggiornamenti da Legnano: Gianbattista Fratus, arrestato per corruzione e turbativa d’asta insieme a vicesindaco e assessore, ha presentato le sue dimissioni. Come riporta Rai News, il suo avvocato Maira Cacucci ha annunciato che il primo cittadino «ha rassegnato le dimissioni il 16 maggio stesso, comunicate poi a mezzo pec all’Ente». Il legale ha evidenziato che «Fratus è a disposizione della magistratura per chiarire la propria posizione”, del resto ha fiducia nella giustizia». Ricordiamo che il sindaco di Legnano attualmente si trova ai domiciliari, così come l’assessore Chiara Lazzarini, mentre il vicesindaco Maurizio Cozzi è in carcere, accusato inoltre di corruzione elettorale. L’interrogatorio di garanzia è in programma lunedì 20 maggio 2019.
LEGNANO, LEGA COMPATTA: “FIDUCIA IN SALVINI”
Mirko Gramegna, segretario cittadino leghista a Legnano, ha commentato ai microfoni de Il Giorno: «Siamo un po’ frastornati per quello che è successo. Su Gianbattista posso mettere le due mani sul fuoco. Non metto in discussione le indagini della procura, ma è chiaro che è in corso un attacco contro la Lega a livello nazionale. Di Maio, che non ha letto una sola pagina di atti e non sa neppure dov’è Legnano, si permette di dire a Salvini di mandare via Fratus perché ha preso le mazzette. È una gogna. Abbiamo subito uno scossone, però a Legnano la Lega è unita. Crediamo in Salvini». Così, invece, Franco Brumana: «Gli arresti non ci arresteranno. Il Comitato non si ferma. Vuole continuare, fare pulizia, porre rimedio, con operazioni anche complesse, ai guasti lasciati dalla giunta Fratus. Da Tangentopoli in poi, era prima la magistratura che si muoveva e poi erano i cittadini a manifestare. A Legnano è stato l’inverso, sono stati i cittadini per primi a reagire alla illegalità».