Seggi aperti dalle 8 di questa mattina per più di 47 milioni di elettori in 61.601 sezioni. Secondo i dati pervenuti sul sito del Ministero dell’interno, dopo lo scrutinio di tutti gli 8.092 Comuni, l’affluenza alle urne fino alle ore 19 per quanto riguarda il tema del nucleare  è stata del 30,32%. Quella maggiore è stata registrata in Emilia Romagna, con un 39,11%, seguita dalla Toscana, con il 37,66% e dal Trentino Alto Adige con 36,47%. Gli italiani sono chiamati a votare sui quattro quesiti che riguardano l’abrogazione di norme relative alla privatizzazione dei servizi idrici, all’energia nucleare e al legittimo impedimento. Ponendo una croce all’interno della casella contenente il “Sì” si abroga la legge o la parte di legge indicata dal quesito. Ponendo, invece, la croce sul “No”, si esprime la volontà di mantenere inalterata la normativa vigente. E’ possibile ritirare anche solo una o alcune schede e votare solo uno o alcuni dei quesiti. Perché il voto sia valido è necessario che si rechi alle urne il 50 per cento + 1 degli elettori aventi diritto (pari a 25 milioni 209.346).



Gli Italiani all’estero hanno invece già votato: a loro le quattro schede sono state recapitate, da ambasciate e consolati, entro il 25 maggio. Lo prevede la Legge Tremaglia che, al contempo, stabilisce che le schede siano riconsegnate alle ambasciate e ai consolati entro il 2 giugno.

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