Attilio Fontana ha ufficializzato anche in conferenza stampa il passaggio della Regione Lombardia in zona arancione, prima che arrivasse l’ufficialità del ministro della Salute Roberto Speranza con un comunicato. «Negli ultimi giorni i dati sono stati positivi e continuano ad esserlo, ma non bisogna abbassare la guardia. Il virus c’è ed è ancora pericoloso. Dobbiamo ribadire che quei comportamenti attenti e rispettosi delle regole devono essere ancora mantenuti. Non è iniziata la stagione del liberi tutti, non possiamo comportarci come ci si comportava prima». Il governatore lombardi ha quindi lanciato un appello ai suoi cittadini, che ha anche ringraziato per l’impegno e i sacrifici: «È una notizia molto positiva, dobbiamo consolidarla e fare ulteriori passi avanti».
Quindi ha spiegato cosa cambia sostanzialmente: «I negozi verranno riaperti, la didattica in seconda e terza scuola media torna in presenza e che si potrà circolare liberamente senza l’autocertificazione». Fontana ha confermato che il passaggio avverrà dal 29 novembre. «Domani l’ordinanza viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e per una questione tecnico-burocratica entra in vigore il giorno successivo». Infine, ha parlato sui rapporti con il governo: «Sono sempre distesi e collaboranti. A volte si hanno tesi diverse, non si può andare sempre d’accordo, ma il rapporto è bello e collaborante». (agg. di Silvana Palazzo)
FONTANA “REGIONE LOMBARDIA ZONA ARANCIONE”
La Regione Lombardia passa da zona rossa a zona arancione. Ad annunciarlo, ancor prima dell’ufficialità del ministero della Salute, è il governatore Attilio Fontana su Twitter. «Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisione del Governo», ha scritto il presidente lombardo. Si attende, dunque, la ratifica del governo, ma l’annuncio arriva dopo ore di proclami e smentite. Da giorni si è discusso del miglioramento dei dati epidemiologici in Lombardia, dove la curva dei contagi si è “raffreddata” ed è calato anche l’indice di contagio Rt, insieme alla pressione su ospedali, pronto soccorso e chiamate ai numeri d’emergenza per problematiche legate al Covid. È quanto emerge infatti dal monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità con il ministero della Salute. Da giorni Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera indicavano nella giornata di oggi quella del possibile passaggio alla fascia di rischio arancione.
FONTANA E LO SCONTRO CON IL GOVERNO
Ieri però si è consumato un duro scontro tra la Regione Lombardia e il governo, l’ennesimo dall’inizio di questa pandemia Covid. «Nonostante la mia opposizione, il Governo intende mantenere in vigore fino al 3 dicembre le attuali misure restrittive e, quindi, lasciare la Lombardia in zona rossa», aveva scritto sui social il governatore Attilio Fontana. Poi una telefonata con il ministro della Salute Roberto Speranza aveva spinto il presidente della Regione Lombardia a comunicare che entrambi, in base al modello delle zone predisposto dal governo, condividono che la Lombardia abbia i requisiti per passare dalla zona rossa a quella arancione. «Ci siamo lasciati con l’impegno di riaggiornarci molto presto per verificare quella che realmente può essere la data giusta per allentare le misure restrittive nella nostra regione», aveva quindi scritto Fontana. Oggi l’annuncio del passaggio a zona arancione che però va ufficializzato dal ministro della Salute con un’ordinanza che chiarirà anche quando entreranno in vigore le nuove norme.
Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali.
A breve la decisone del Governo.— Attilio Fontana (@FontanaPres) November 27, 2020