Continua a far discutere il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi. “Inevitabilmente il modello del riuso aumenterà le emissioni di Co2 con una netta contraddizione tra le stesse politiche green europee” spiega Ettore Fortuna, vicepresidente di Mineracqua. A detta dell’esperto “è stato del tutto dimenticato che l’Italia è leader europeo nella raccolta differenziata”. Il regolamento rischia di creare un grave danno agli imbottigliatori di acque minerali e di moltiplicare costi ed emissioni dei distributori dell’Horeca che servono i vari locali, spiega Il Sole 24 Ore. Secondo il vice presidente di Mineracqua, il regolamento aumenterà infatti il trasporto su gomma, le emissioni di Co2 ma anche l’uso di detergenti chimici (+7.733%), di acqua (+300%) ed energia (+11.625%). 



Ci sarà anche un maggiore spreco visto che la tara di una bottiglia passerà da 14,5 grammi a 55 grammi: un aumento necessario per permettere il riuso, che ricordiamo, sarà comunque limitato a solo 6 volte. Dopodiché, il contenitore sarà riciclato. Inoltre la nuova normativa in merito di imballaggi andrà a vanificare tutti gli investimenti fatti negli ultimi 15 anni per sviluppare bottiglie sempre più leggere per ridurre i costi di trasporto. “Risultato a cui si è arrivati dopo investimenti per centinaia di milioni, mentre per adeguare gli impianti al Ppwr le aziende del settore dovranno investire almeno un miliardo” spiega ancora Fortuna.



Nuovo regolamento UE sugli imballaggi, l’allarme: “Rischiamo una riduzione di forza lavoro”

Il nuovo regolamento UE sugli imballaggi rischia di mettere in ginocchio le Pmi del settore. “Gli addetti tra diretti e indiretti sono circa 50mila e temiamo una riduzione della forza lavoro tra il 20 e il 30%” spiega ancora il vicepresidente di Mineracqua Fortuna. I costi maggiorati verranno infatti trasferiti sui prezzi finali con conseguenze sui consumi. “I prezzi potrebbero aumentare di un 30-40% e la maggioranza delle famiglie con reddito medio-basso farebbero fatica ad acquistare l’acqua minerale” aggiunge. “Spero venga accolta la richiesta dell’Italia di non fare un regolamento ma una direttiva che poi in sede di recepimento consideri gli ottimi risultati ottenuti dall’Italia nella raccolta differenziata“.



Nel settore dell’Horeca, cambierà anche il numero di mezzi da usare. “Con il vuoto a rendere dovrà aumentare di un terzo il numero dei camion e furgoni utilizzati per movimentare le merci e dovrà cambiare tutta la gestione del materiale circolante. Si andrà verso il raddoppio degli spazi necessari per stoccare i prodotti da consegnare, quelli da rendere ai produttori e svolgere le attività” spiega sempre a Il Sole 24 Ore Antonio Portaccio, presidente Italgrob. “Il nostro è un modello di servizio efficiente ma un domani se entrerà in vigore il regolamento sicuramente sarà più complesso e costoso” conclude.