Il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, in un intervento a InBlu Radio ha ricordato come la lotta al Covid si è tutt’altro che conclusa. Ad attenderci ci saranno mesi difficili che richiederanno da parte degli italiani il massimo rigore. Per questo, ha lanciato un appello importante: “Le persone stiano lontane fisicamente, si vedano il giorno di Natale su Skype”. Le misure, ha assicurato, saranno allentate solo “sotto i 10 mila contagi al giorno e così potrà riaprire anche la scuola”. A proposito di scuola, Zampa ha chiarito che “non è pericolosa ma è nel numero di contatti che mette in movimento che diventa un moltiplicatore significativo”. Per questo diventa importante abbassare gli attuali numeri dei contagi in modo tale da poter finalmente pensare ad una riapertura. “Questa è la priorità delle priorità”, ha chiarito. L’andamento dell’emergenza purtroppo non procede secondo i programmi iniziali: “La curva”, ha spiegato ancora Zampa, “è scesa molto meno di quanto avessimo pianificato e di quanto necessario. Questo significa che siamo lontani dai numeri rassicuranti per la riapertura delle attività”, comprese le scuole appunto.
ZAMPA SU EMERGENZA COVID E RIAPERTURA SCUOLE
Sempre intervistata da InBlu Radio, il sottosegretario alla Salute, Zampa, ha sottolineato come i contagi non accennino a placarsi. “Avevamo immaginato di riuscire a scendere sotto i 10 mila contagi ma non si sta assolutamente scendendo sotto questa quota”, ha commentato, ribadendo come questo sia anche il punto che permetterebbe un allentamento delle misure e la ripartenza di alcune attività tra cui anche la riapertura delle scuole. “Immaginiamo che sia necessario correggere tutto questo esattamente come hanno fatto la Germania e l’Inghilterra”, ha proseguito. Quindi ha lanciato un ulteriore appello agli italiani affinché possano mettersi in sicurezza e stringere i denti ancora un po’. Un accenno anche alla distribuzione dei primi vaccini in Italia: “Non so in quale data Arcuri può immaginare di cominciare la distribuzione del vaccino che è particolarmente delicato perché ha un problema di conservazione a -70-80 gradi”, nonostante questo lo stesso Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure per il contenimento del Covid avrebbe già fatto sapere che “tutto è pronto”.