Era una decisione che covava da tempo, che il caso Parentopoli ha solo accelerato. Barbara Saltamartini, deputata del Pdl, racconta così l’azzeramento della giunta capitolina deciso ieri dal primo cittadino. «Tutto il Pdl è stato coeso nel sostenere il sindaco in questa scelta coraggiosa», prosegue la Saltamartini. Mentre l’atteggiamento del Pd, che parla di «scandalo», è «paradossale» se confrontato con quanto avvenuto in Sicilia con la giunta Lombardo.
Il toto-assessori? «Lo lascio al gossip politico», chiosa l’onorevole, che sull’ipotesi Bertolaso aggiunge: «Al di là dei nomi quello che conta è la sostanza». Come le grandi opere, la candidatura olimpica di Roma, il tema del quoziente familiare.
Il sindaco Alemanno ha parlato di «accelerare il passo» e rilanciare l’azione della sua giunta. In che modo?
Prima di tutto migliorando la qualità della vita nei quartieri di Roma per i cittadini romani. È il primo punto all’ordine del girono nell’agenda per il rilancio dell’azione amministrativa. C’è poi il tema delle infrastrutture, soprattutto la metropolitana, e quello delle Olimpiadi col processo di candidatura per Roma 2020. Bisogna poi lavorare sul decoro urbano della città: migliorare i servizi di pulizia e lavorare per valorizzare l’immenso patrimonio artistico di Roma.
A proposito di Olimpiadi: è una scadenza che si avvicina, come anche quella degli Stati generali cittadini a inizio febbraio. La nuova giunta saprà essere operativa in tempo per questi impegni?
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Sono convinta di sì. Si tratta di riavviare un discorso che va ben al di là dei nomi; la nuova giunta che il sindaco metterà in moto sarà sicuramente all’altezza della situazione e delle sfide che Roma dovrà affrontare sullo scenario nazionale internazionale, come le Olimpiadi.
L’opposizione ora chiede le dimissioni di Alemanno.
L’atteggiamento del Partito democratico mi fa sorridere. Gridano allo scandalo per un rimpasto di giunta, dimenticandosi che in Sicilia il Pd oggi siede tra i banchi della maggioranza proprio grazie a un rimpasto del governatore Lombardo, pur avendo perso le elezioni. È paradossale: quando è il centro-destra a decidere di fare un “tagliando” a metà percorso, si chiedono le dimissioni del sindaco; quanto avvenuto in Sicilia invece per loro è assolutamente normale.
Quanto ha contato il caso Parentopoli nella scelta di azzerare la giunta?
Il sindaco aveva valutato l’ipotesi già da prima. Già si parlava di rimpasto in vista dei decreti attuativi del federalismo municipale – che riporteranno la giunta di Roma e delle altre grandi città a 15 assessori, dai 12 attuali – magari per un allargamento della giunta. Sicuramente il caso Parentopoli ha accelerato il processo, ma la decisione non scaturisce da questo episodio.
Si è parlato anche di un problema di equilibri interni al Pdl. Cosa cambia con questo rimpasto?
Tutto il Pdl è stato coeso nel sostenere il sindaco in questa decisione coraggiosa. Il Pdl è unito, e Alemanno è uno dei suoi vertici non solo a livello romano ma nazionale. I discorsi che imperversano su tutti i quotidiani stamattina li lascio al gossip politico. Sono convinta che tutto il Pdl trarrà da questo rilancio un grande beneficio.
L’ipotesi di Bertolaso vicesindaco allora è fantapolitica?
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Sono ipotesi che ho letto sui giornali, non so quanto corrispondano al vero. Ma al di là dei nomi quello che conta è la sostanza, la guida amministrativa della città. La nuova giunta la saprà garantire al di là delle singole personalità e dalle loro scelte.
Nomi a parte, la nuova giunta si porterà dietro anche un nuovo programma?
Il sindaco vuole completare il suo programma elettorale. Non un nuovo programma, ma un’accelerazione sui punti grazie ai quali i cittadini lo hanno premiato.
Ci saranno novità sul tema del quoziente familiare?
Il comune di Roma, dopo quello di Parma, è stato il secondo in Italia ad approvare un quoziente familiare. Ovviamente si parla di quelle tariffe che competono al Comune e su cui si possono creare condizioni vantaggiose per le famiglie numerose. È un impegno molto chiaro del sindaco Alemanno e di tutto il Pdl; non a caso è un discorso che stiamo portando avanti anche in Parlamento. Nessun passo indietro, spero anzi in molti passi avanti.
(Lorenzo Biondi)