L bilancio del comune di Roma con la nuova giunta è stato messo nelle mani di un esperto banchiere, Carmine Lamanda, che dovrà da subito cercare di sfruttare tutte le sue risorse. Il suo lavoro infatti comincia in salita poiché oggi l’agenza internazionale di rating Fitch ha rivisto al ribasso il titolo di merito del Campidoglio, il che vuol dire che il comune dovrà spendere di più per rimborsare i propri debiti.
È stata infatti portata ad ‘A+’ dal precedente ‘AA-‘ la valutazione sul merito di credito, stabili le prospettive sul rating. Contestualmente alla decisione sul rating dell’emittente, l’agenzia ha assegnato il giudizio di ‘AA-‘, con outlook stabile, alla Gestione Commissariale del Comune (per le aziende controllate, ex municipalizzate, la cui gestione è stata anche al centro dello scandalo cosiddetto di Parentopoli), cui fanno capo circa 6,5 miliardi di euro di debito pregresso.
«Il downgrade [del Comune di Roma] riflette persistenti tensioni sul fronte della liquidità a causa della debole performance operativa e dell’incremento del debito, compreso quello delle società controllate dall’ente locale», si legge in una nota di Fitch.
«Il taglio di mezzo punto del rating lo prendiamo come uno stimolo a fare meglio e ad efficientare la gestione in modo da avere una performance assolutamente corretta”, ha commentato il sindaco Gianni Alemanno. Il sindaco ha poi aggiunto che sulla valutazione “pesa la situazione dell’Atac [l’azienda comunale di trasporto]. Attendiamo la fine del mese per avere il piano industriale dal nuovo Ad perché con questo piano sarà possibile il risanamento della società e il recupero del mezzo punto di rating tagliato».
Il sindaco della capitale si è detto comunque soddisfatto per la conferma del giudizio sulla gestione del commissario «perché lì [all’Atac] c’è il debito e c’è necessità di avere interessi bassi. È una conferma che dimostra la credibilità della gestione».
Per Lamanda, «la riduzione del rating evidenzia la necessità di intensificare lo sforzo avviato da Roma Capitale per il risanamento dei conti capitolini e può essere recuperato se dimostreremo una forte capacità di reazione. Il peggioramento del giudizio si fonda sulla riduzione del margine operativo rispetto alle entrate correnti di bilancio, piuttosto che sull’indebitamento nei confronti del sistema bancario. Quest’ultimo risulta, infatti, attestato su livelli contenuti pur tenendo conto del fabbisogno finanziario relativo al completamento dei lavori delle nuove linee metropolitane».
«Lo squilibrio di carattere contabile posto alla base della decisione di Fitch – aggiunge l’assessore – si fonda, dunque, su una riduzione del margine operativo dovuta alla flessione dei trasferimenti statali e regionali destinati all’Amministrazione e alla conseguente necessità di provvedere con risorse proprie una serie di interventi che, in precedenza, trovavano copertura nel bilancio dello Stato o in quello della Regione».
«Il giudizio di Fitch – prosegue Lamanda – sottolinea inoltre i problemi che possono derivare dalla situazione di alcune aziende partecipate dal Campidoglio. Si dovrà dunque accelerare il percorso di risanamento di Atac che sarà individuato con la presentazione del piano industriale atteso nelle prossime settimane. L’obiettivo – sottolinea Lamanda – è di riportare in equilibrio i conti dell’azienda in analogia con quanto è già stato fatto per Ama che ha chiuso il bilancio 2009 in utile e ha già avviato un’azione di rafforzamento patrimoniale tesa a ridurre il suo indebitamento. La valutazione espressa dall’agenzia può essere letta come un invito ad accelerare l’opera di complessivo risanamento finanziario di Roma Capitale e il rating può essere recuperato se dimostreremo una forte capacità di reazione».
Fitch dice che in futuro il rating potrebbe essere nuovamente rivisto al rialzo nel caso in cui il debito diretto del Comune resterà al di sotto del 50% dei ricavi operativi e se il margine operativo migliorerà fino ad avvicinarsi al 10%. L’attuale indebitamento di Roma è pari a 650 milioni di euro.