NASCE UNINDUSTRIA LAZIO – Vedrà la luce con la presentazione alla stampa il 26 gennaio prossimo nella sua nuova sede di Via Noale, Unindustria nel Lazio, nuova associazione che raccoglie oltre 4mila imprese delle province di Roma, Viterbo, Rieti e Frosinone. Saranno Emma Marcegaglia ed Aurelio Regina (ex presidente dell’ Unione industriali e delle imprese di Roma), neo-Presidente scelto, a tenere a battesimo la nuova unione, alla presenza dei presidenti delle confindustria provinciali Marcello Pigliacelli (Frosinone), Gianfranco Castelli (Rieti) e Domenico Merlani (Viterbo).
Risultato di un cantiere messo in opera già nel 2009 sotto la spinta dello stesso Regina e di Maurizio Stirpe (presidente di Confindustria Lazio) Unindustria in realtà ha già piena operatività sin dal 1^ gennaio scorso ed è, come spiega il comunicato ufficiale “il risultato concreto di un progetto di riorganizzazione associativa avviato oltre un anno fa e che ha visto la piena condivisione delle Associazioni territoriali di Roma, Frosinone, Rieti, Viterbo, al fine di semplificare il Sistema associativo del Lazio. Essa rappresenta inoltre tutte le imprese, già aderenti alle singole Associazioni provinciali, integrate in un’unica e più ampia realtà associativa”. Unindustria, che non ha ricevuto però l’adesione di Confindustria Latina (la quale ha voluto mantenere la propria autonomia), rappresenta la seconda associazione territoriale di Confindustria per numero di soci a livello nazionale.
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Regina manterrà la carica di Presidente almeno fino alla metà del 2012, data in cui è prevista la prima plenaria di Unindustria, che sceglierà il nuovo numero uno per il quadriennio successivo. Il ruolo di direttore è stato invece affidato a Maurizio Tarquini, ex direttore dell’Unione degli Industriali Romani (UIR).
L’autoesclusione di Latina farà sì che Confindustria Lazio possa operare snellendo i propri oneri: la creazione di Unindustria renderà più facile il processo negli accordi con le imprese, dato che si dovranno seguire solo due istanze (le quattro province “federate” più quella di Latina) e non più cinque come in passato.
(Enrico Strina)