E’ stato arrestato un ragazzo ritenuto tra i responsabili della distruzione di un furgone blindato dei carabinieri nel corso degli scontri avvenuti a Roma, in Piazza san Giovanni, il 15 ottobre, in occasione della manifestazione degli indignati che ha messo a ferro e foco la Capitale. Si tratta, assieme al ragazzo che lancia un estintore, di uno dei simboli della devastazione che caratterizzò quella giornata, le cui immagini hanno fatto il giro di tutto il mondo.



Il mezzo dei militari venne assaltato con lanci di pietre bombe, sampietrini e bombe molotov. I manifestanti riuscirono, addirittura, a far entrare una trave nell’abitacolo. Il carabiniere che si trovava alla guida, riuscì a fuggire, nonostante fosse ferito, ed evitare di andare incontro alla morte.  «Di manifestazioni ne ho fatte, ma non ho visto mai una cosa così», aveva dichiarato Fabio. T. , il carabiniere 31enne scampato al peggio. «Per fortuna avevo il casco, altrimenti sarei morto», aveva aggiunto. Ricoverato al Policlinico di Roma, se l’e “cavata” con una frattura al naso, una frattura al volto  per  le quali dovrà  sottoporsi ad un intervento otorinolaringoiatrico e un ematoma alla coscia. L.V., giovane di 23 anni, era in viaggio per la Val di Susa. Residente a Adriano Irpino, è stato fermato dai carabinieri del Ros di Roma e L’Aquila, coordinati dalla procura capitolina. Nato nel 1988 a Benevento, studia a Chieti, dove alloggia nella casa dello studente. Dopo che la Procura di Chieti avrà disposto la convalida per l’arresto e avrà emesso l’ordinanza di custodia cautelare, il suo fascicolo sarà trasmetto agli uffici giudiziari di Roma. Il giovane, a questo punto rischia grosso. Le ipotesi di accuse sono di concorso in tentato omicidio, devastazione e saccheggio. Risulta, inoltre, aver preso parte ad altri atti vandalici  e manifestazioni di violenza, in passato. In particolare, avrebbe preso parte agli scontri tra le forze dell’ordine e i No Tav, in Val di Susa. E, proprio il fatto che un personaggio del genere si stesse dirigendo verso la Val di Susa, desta non poche preoccupazioni circa la mobilitazione che si sta verificando un quella zona, sempre ad opera dei no-tav.



Il 23 enne sarebbe andato a ingrossare le fila dei violenti, se una telefonata ad uno spacciatore non fosse stata intercettata dai carabinieri. 

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