Da  “MaraZico” Bruno Conti al “Principe” Giannini, da Capitan Totti all’ultimo acquisto Borriello. Nel cuore del centro storico, a due passi da Piazza Venezia, in vicolo del Piombo, è nato il primo museo della maglia dell’ A.S. Roma, allestito in uno spazio appartenente all’ antico Palazzo Odescalchi.

Un wine-bar di 200 mq, dove sono raccolte più di trecento maglie, molte delle quali molte autografate, che rappresentano trent’anni di storia della squadra capitolina. Oltre alle divise, vi sono anche storici gagliardetti, vecchie foto, riviste d’epoca e una sala proiezioni da 80 posti per trasmettere partite e documentari.



Il direttore del Museo è Giorgio Mastrostefano, una vita da cameraman nello stadio Olimpico e collezionista di tutto ciò che riguarda la propria squadra del cuore.

Com’ è nata l’idea di creare questo museo?

L’idea è nata dopo lo sfratto che ho ricevuto a San Giovanni. Nel cercare un nuovo locale per tutta Roma, ho trovato questo a Palazzo Odescalchi di cui mi sono subito innamorato. Sopra ho ricreato il mio studio di registrazione mentre nei 200 mq al piano di sotto, avendo questa collezione di maglie, ho dato vita a questo piccolo museo.



Vedo che ci sono anche maglie di altre squadre.

Si, perché seguo anche la provenienza di alcuni giocatori, soprattutto quelli romani, come De Rossi con l’Ostia Mare o Giannini con l’Almas Roma.

Sono in programma degli eventi legati alle maglie esposte?

Sì, sto cercando di organizzare serate con le vecchie glorie , come Aldair, Nela, Pruzzo e Boniek. Inoltre la Roma mi ha promesso un giocatore attualmente in attività.

Vedo che sul muro sono appese quattro maglie di Vincenzo Montella, come mai?

Le ho messe nell’ultimo derby di coppa, insieme ai video dei suoi gol nella famosa vittoria contro la Lazio per 5 a 1, per scaramanzia.



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Qual è la maglia a cui è più legato?

Sono legato a quella che indossavo da bambino, quella di Francesco Rocca, detto Kawasaki, chiamato così perché tirava la palla avanti e correva. Faceva i 100 m in 9 sec.

In che orari siete aperti?

Il Museo è aperto dalle cinque del pomeriggio all’una e mezza di notte. Facciamo vedere le partite della magica in cambio di un piccolo contributo, e offriamo un piccolo buffet mentre le altre serate sono a consumazione libera.

Un luogo per veri appassionati, dove sorseggiare del buon vino attorniati dalla storia di quella parte di capitale di fede giallorossa. Un locale che ogni buon romanista dovrebbe visitare, che sia giovane, per conoscere il passato di questa gloriosa maglia, che attempato, per ritrovare volti, foto e oggetti di una grande storia, ancora viva nei suoi ricordi.

 

(Matteo Zinanni)

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