Uno dei due marocchini ricercati per l’omicidio di un cinese e della figlioletta di pochi mesi è stato ritrovato impiccato. L’omicidio era accaduto lo scorso 4 gennaio nel quartiere di Torpignattara. Il cadavere è stato ritrovato in un casolare in via Boccea. Il riscontro è stato possibile grazie alle numerose impronte rilasciate sulla scena del delitto dai due uomini. Gli inquirenti analizzando tali impronte avevano potuto risalire a due marocchini già conosciuti per altri atti di delinquenza, ad esempio una rapina, sempre a una esponente della comunità cinese, nella stessa zona dell’efferato crimine dello scorso 4 gennaio, quando un cinese di 31 anni era stato ucciso insieme alla figlia di sei mesi. L’uomo stava rincasando con la famiglia dopo aver chiuso il suo locale di money transfer quando si era trovato davanti i due assalitori. Individuati i due colpevoli appunto grazie alle impronte lasciate in giro gli agenti li stavano cercando: i due continuavano a spostarsi per cercare di far perdere le tracce. Oggi il ritrovamento: in un casolare c’era un corpo impiccato e le impronte raccolte hanno potuto riconoscerlo come uno dei due autori della strage di Torpignattara. Dopo essere fuggiti i due avevano anche abbandonato la borsa con la ricca refurtiva, circa 16mila euro. I due, forse impauriti dalle conseguenze del loro gesto e sperando così di non farsi trovare, si erano disfatti della somma rubata alla coppia di cinesi. In tutti questi giorni dopo aver compiuto il duplice omicidio, i due erano stati identificati più volte in giro per Roma grazie a varie telecamere di sorveglianza. I due magrebini avrebbero compiuto negli ultimi due anni almeno una dozzina di atti criminosi in varie zone di Roma, ma in special modo nel quartiere di Cinecittà. Qui ad esempio un paio di mesi fa avevano aggredito una donna cinese fuggendo con i suoi soldi. I due uomini erano stati fermati diverse volte dalle forze dell’ordine, ma sempre rilasciati. L’ultimo atto criminoso, con l’uccisione dei due cinesi, ha segnato il capolinea della loro azione criminosa, un gesto che aveva alzato forte lo sdegno non solo della capitale, ma di tutta Italia.
Adesso è da capire cosa sia realmente successo al marocchino impiccato: suicidio per disperazione o pentimento oppure tradito dal suo socio? O ancora: raggiunto da misteriosi sicari per vendetta?