Le strade di Roma continuano a insanguinarsi. Si è consumato l’ennesimo omicidio per le vie della Capitale, l’ennesimo nell’arco di una anno. Questa volta, è avvenuto in pieno giorno. Un regolamento dei conti, dicono sia stato. Antonio Rinaldi, di 64 anni, è stato raggiunto alla testa da alcuni proiettili mentre si trovava nel quartiere della Pisana. Erano le 14.15 circa, quando era davanti all’ingresso di un garage condominale di via del Fontanile Arenato. La vittima si trovava a bordo di una Smart assieme ad un amico ed aveva un precedente per droga risalente a 20 anni fa. Nella stessa via era stato ucciso nel 2987, da un commando dell’Unione comunisti combattenti, il generale Licio Giorgeri. Poche settimane fa, il 4 gennaio, due marocchini avevano ucciso il cittadino cinese Zhou Zeng e la figlia Joy, di appena nove mesi, nel corso di una rapina nel quartiere romano di Tor Pignattara. In un casolare a pochi chilometri di distanza erano stata la borsa sottratta alla moglie, con 16mila euro in contanti sporchi di sangue. Mohammed Nasiri, 30 anni, uno dei due presunti assassini, era stato ritrovato morto, impiccato, in un capannone agricolo abbandonato presso il chilometro 14 di via Boccea. Non è escluso che si tratti di un regolamento di conti effettuato per mano della criminalità organizzata capitolina che ha preferito consegnare l’uomo alla mafia cinese pur di deviare il massiccio dispiegamento di forze dell’ordine che, in quei giorni, stavano pattugliando la zona alla ricerca dell’uomo, mettendo, contestualmente a rischio gli affari sporchi dei clan. Alla fine dll sorso settembre, poi, Ennio Lupparelli, pensionato di 68 anni, era stato investito nel quartiere di San Basilio da un pregiudicato in auto che poco prima aveva scippato la moglie. L’anziano lo stava inseguendo e morì poco dopo esser stato ricoverato in ospedale. Negli ultimi dodici mesi si sono consumati, complessivamente, a Roma, ben 36 omicidi. Molti di questi sono ancora insoluti. Flavio Simmi, di 33 anni, era stato, invece, assassinato lo scorso luglio nel centralissimo quartiere Prati da due killer in scooter.
Benché l’acuirsi di episodi di criminalità abbia più volte evocato la famigerata banda della Magliana, si tratterebbe per lo più di piccolo gruppi dediti, prevalentemente, allo scippo e allo spaccio.