Oggi, in una clinica poco distante dal luogo del delitto, è stata ritrovata una borsa con all’interno quella che potrebbe essere l’arma usata nel duplice omicidio del cittadino di nazionalità cinese e di sua figlia di appena nove mesi nel quartiere romano di Tor Pignattara. La borsa apparteneva alla moglie e alla madre delle vittime e sembra che contenga effetti personali e il frutto della rapina, poi finita in tragedia, di diecimila euro. Adesso l’arma, ritrovata dopo le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e quelli della Sezione Crimini Violenti del Ros, verrà invece analizzata dai Ris, che dovranno stabilire se la borsa appartiene effettivamente alla donna o allo stesso uomo di 31 anni rimasto ucciso. Naturalmente le indagini stanno tentando in ogni modo di trovare i responsabili del duplice omicidio, forse italiani e tossicodipendenti. Su questo argomento si era pronunciato anche il vicesindaco di Roma Capitale, Sveva Belviso: «Abbiamo fatto delle proposte basate su mappa di indicatori di pericolosità bisogna fare prevenzione. I reati anche se sono scollegati hanno un’unica matrice in comune, l’uso delle armi facili». Il 4 gennaio scorso marito, moglie e figlia avevano appena chiuso il proprio locale, un money transfer che viene utilizzato dai cittadini stranieri per inviare soldi a casa, e si stavano dirigendo verso la propria abitazione. Sono stati assaliti da una coppia di giovani, sembra italiani, che hanno ordinato di consegnar loro l’incasso che portavano in questa borsa, che all’inizio si pensava contenesse non dieci ma cinquemila euro, minacciandoli di ucciderli “come cani”, espressione riportata dalla donna sopravvissuta. Cosa che hanno fatto veramente nell’agitazione del momento: la donna che portava con sé i soldi avrebbe avuto un attimo di esitazione e i delinquenti hanno cominciato a sparare: pochi colpi, che hanno però ucciso sul colpo Zhou Zeng, 31 anni e colpito alla testa la piccola che è poi deceduta in ospedale. La moglie ha assistito impietrita alla strage dei suoi familiari. Il tutto è accaduto in via Giovannoli angolo via Tempesta.
Un testimone ha dichiarato di aver visto i due malviventi fuggire a piedi con il volto coperto da un casco. Secondo altri testimoni i cinesi erano stati seguiti e quindi aggrediti una volta usciti dal negozio.