Il nodo sta tutto nel finanziamento al sistema sanitario regionale. Le buone notizie che arrivano a tarda notte dalla conferenza Stato-Regioni, non sono forse, in fondo così buone. Così, se è pur vero che con le modifiche al maxi emendamento vengono rimpolpate le risorse per l’abolizione dei ticket sulla diagnostica, è altrettanto vero che i malumori tra i presidenti di Regione sono tanti. Il governo ci metterà 400 milioni l’anno (la metà di quanto è necessario) ma lo farà per tre anni. Ma le risorse non bastano alle Regioni, che incalzano: «Il patto per la salute prevedeva – dice il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani – la copertura piena di quella entrata da parte del governo». E in serata arriva la notizia anche di una correzione in extremis al testo: durante i lavori parlamentari era stato cancellato l’obbligo per le imprese a comunicare l’assunzione il giorno prima dell’inizio del lavoro. Ma il governo ha annunciato di essere pronto a correre ai ripari, ripristinando la normativa originaria. Domani quindi spunterà una nuova versione del maxi-emendamento, sul quale il governo porrà la fiducia. Bisognerà però aspettare fino a lunedì per il voto, ed ancora di più per l’ok finale. Il governo ha fatto retromarcia, cancellando una norma inserita nella manovra e riparando così a un ‘buco’ da un miliardo di euro: si torna al passato, niente più obbligo di rispettare le coperture anche per il fabbisogno (insieme al saldo netto da finanziare e all’indebitamento netto della pubblica amministrazione). Sì anche alla riforma della finanziaria in via sperimentale: per il 2009 stop alle norme per lo sviluppo e a quelle localistiche. Insomma, la prossima finanziaria viaggerà blindata dagli assalti alla diligenza.
La controproposta – Reperire dai fondi Ue destinati alle Regioni i 435 milioni di euro necessari per raggiungere quota 835 milioni, ed evitare così di introdurre il ticket sanitario. E’ la proposta che intende fare al Governo, la prossima settimana, Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia. «Per quanto riguarda il 2009 – ha detto Formigoni, a margine di una conferenza oggi a Milano – sono confermate le cifre del Fondo sanitario nazionale come avevamo stabilito con il Governo precedente». «Sulla vicenda del ticket – ha ricordato – che vale 835 milioni, il Governo ne ha messi a disposizione la metà, 400 milioni. Io ho interpretato la cifra in questo modo: fino al giugno 2009 il ticket non è necessario introdurlo. Ho chiesto al Governo di riaprire il negoziato dalla prossima settimana e scrivere insieme un nuovo patto sulla salute valido per il triennio 2010-2012». «Durante questo negoziato – ha proseguito – conto anche che potremo spiegare la nostra proposta per poter reperire i mancanti 435 milioni a carico di Fondi europei destinati alle Regioni, in particolare alle Regioni del Sud». «Tutte le Regioni sono d’accordo – ha concluso – io mi auguro che si sia dello spazio di ragionevolezza per cui il Governo concordi con noi che questi sono i fondi dove reperire i 435 milioni mancanti».