Waka Waka, l’inno dei mondiali in Sudafrica, ha appena avuto il suo battesimo ieri sera durante il concerto per i mondiali, che già si parla di plagio. Ormai è luogo comune parlare di plagio per quasi ogni canzone, un po’ come sparare sulla croce rossa. Di fatto, è praticamente impossibile che una canzone nuova oggigiorno non contenga riferimenti all’enorme patrimonio di canzoni già esistenti, e questo gli autori lo sanno benissimo, pescando qua e là. Il problema è farlo bene. Shakira lo ha fatto sicuramente bene, perché Waka Waka (This Time for Africa) è un ottimo pezzo trascinante al punto giusto per diventare il tormentone non solo dei mondiali ma dell’intera estate 2010.
Chi parla di plagio ha comunque riesumato un video risalente al 1982 (guarda caso, l’anno di un altro mondiale, quello spagnolo) del gruppo delle Las Chicas del Can, una band di ragazze di San Domingo, repubblica portoricana. In quel video che gira sulla Rete, Las Chicas eseguono il pezzo El negro no puede, che ai tempi fu un discreto successo almeno nei paesi di lingua spagnola. In effetti il pezzo è molto simile a Waka Waka di Shakira. Facendo altre ricerche però si scopre la canzone Zangalewa, un brano tradizionale del Camerun che richiama in modo evidente sia Waka Waka che El negro no puede. Tra l’altro, sembra che Shakira abbia esplicitamente ammesso di essersi ispriata a Zangalewa.
– La realtà è dunque che gli autori delle Las Chicas avevano già attinto a un brano che, come quasi sempre in questi casi, faceva parte del patrimonio popolare e dunque facilmente “plagiabile” senza incorrere in denunce e ira degli eventuali autori. Ecco nelle pagine seguenti tutti e tre i video, cominciando da quello di Shakira con la sua Waka Waka.