Tiene banco sul tavolo di Leghe e Figc la questione non solo del rientro in campo per chiudere la stagione 2019-2020 di calcio ma pure del taglio degli stipendi, in primis dei giocatori della Serie A, come una delle prime mosse per ridurre l’impatto economico per ogni club di questo stop al campionato. In tal senso nelle ultime ore ha preso nuovamente posizione il presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi, che ha affermato l’immediata disponibilità da parte dei giocatori A “fare la loro parte” in questo contesto così drammatico, chiedendosi però quale sarà l’apporto di Leghe e Figc. Ma non solO: nell’occasione il presidente dell’AIC ha pure rilanciato l’idea della costituzione di un fondo assistenziale, destinato alle categorie più deboli e a rischio, da formare soprattutto se il campionato non si chiuderà, ipotesi peggiore finora prospettata. “ I calciatori sono già sintonizzati su questo ma ad oggi non si è avuto ancora contezza di quale sia la parte che vorranno e dovranno fare le altre componenti del movimento”: l’ultimo appunto di Tommasi. (agg Michela Colombo)



TAGLIO STIPENDI SERIE A: OK ALLA RIDUZIONE MA…

I calciatori di Serie A vogliono chiudere la stagione, Coronavirus o meno: stando a quanto riporta il Corriere dello Sport, la volontà è quella di terminare il campionato e a questo proposito ci sarebbe la disposizione a giocare anche in estate. E’ la posizione del presidente FIGC Gabriele Gravina, che da subito ha parlato di luglio come mese utile per essere in campo; nella videoconferenza di lunedì sera Giorgio Chiellini e Francesco Acerbi erano in collegamento con i rappresentanti AIC delle 20 società del massimo campionato. Si è parlato naturalmente del taglio degli stipendi, e in questo senso qualche novità dovrebbe arrivare anche oggi perché è previsto un nuovo confronto con la Lega; i calciatori si sono detti disposti a ridursi l’ingaggio a partire da subito, il punto fermo però è quello di tornare in campo per finire questa stagione.



Una volontà comune, che però al momento si scontra con altre voci: quelle, non certo indifferenti, dei presidenti delle squadre di Serie A. Ne abbiamo parlato recentemente: al netto di chi preferirebbe continuare (soprattutto la Lazio), il fronte sembra abbastanza compatto nel sostenere come la stagione sia finita. Lo aveva detto Massimo Cellino ancora qualche settimana fa, lo hanno ribadito nelle ultime ore sia Rocco Commisso che Urbano Cairo: per loro non si dovrebbe tornare in campo, congelando l’attuale campionato e pensare già a come riprendere il prossimo. Sulla stessa falsariga anche Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Calciatori, e così anche Gabriele Gravina – come già detto: a questo punto è complesso stabilire quello che potrebbe succedere, la speranza comunque è che presto si arrivi ad una conclusione perché, ovviamente, la Serie A non è il solo attore in gioco.



TAGLIO STIPENDI SERIE A: COME INCASTRARE TUTTO?

Ne avevamo parlato recentemente: il problema del calendario è stringente. Anche la Uefa sta spingendo per continuare e terminare le sue coppe, preoccupata dalla perdita di tanti soldi, e poi naturalmente ci sarebbe la Coppa Italia che, qualora il campionato proseguisse fino a luglio, non potrebbe essere piazzata in estate con troppa agilità. A questo si legano altri temi: se la Serie A prosegue con tanto di promozioni e retrocessioni, cosa succederà con la Serie B che invece pare dell’idea di fermarsi? Come ci si regolerà con la composizione dei calendari per il 20202-2021? Quando potrebbero essere formati? Sono tanti problemi, ciascuno correlato all’altro, e certamente andranno valutati con attenzione: intanto, vedremo se già oggi si arriverà ad una decisione che abbia quantomeno una parvenza di definitività…