Nuove sanzioni contro la Russia, in particolare contro il settore minerario. Questo quanto reso noto dal Regno Unito: nel mirino le importazioni di alluminio, diamanti, rame e nichel, con l’obiettivo di limitare la capacità del Cremlino di finanziare la sua guerra in Ucraina. Intervenuto a margine del G7, il primo ministro Rishi Sunak ha spiegato: “Come mostrano le sanzioni annunciate oggi, il G7 rimane unito di fronte alla minaccia della Russia e fermo nel suo sostegno a Kiev”.
Come evidenziato dall’Ansa, la Russia nel 2021 ha esportato diamanti per un valore stimato di 4-5 miliardi di dollari. Un’ulteriore conferma è arrivata nelle ultime ore con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: il blocco prenderà di mira il commercio di diamanti russo nell’ambito di “una nuova spinta per ostacolare lo sforzo bellico di Mosca”. “Limiteremo il commercio dei diamanti russi”, la certezza di Michel a margine del vertice di Hiroshima. In una nota congiunta, i leader dei Sette Grandi hanno confermato che continueranno “a lavorare a stretto contatto per limitare il commercio e l’uso di diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia, impegnandoci con partner chiave al fine di garantire l’efficacia dell’attuazione di misure restrittive coordinate, anche attraverso tecnologie di tracciamento”.
Nel mirino i diamanti della Russia
L’Ue è al lavoro sul piano tecnico con i partner del G7 per arrivare a una soluzione efficace che ostacoli l’export di diamanti dalla Russia. Come evidenziato dall’Ansa, si lavoro per assicurare la tracciabilità dei preziosi, per conoscere il Paese di provenienza dei diamanti, cosa che comporta l’utilizzo di tecnologie come la blockchain, nata per le criptovalute, o altre. Ricordiamo che Mosca è il più grande esportatore di diamanti al mondo grazie al colosso Alrosa, quotato al Micex. La contromisura internazionale non sembra aver scosso il Cremlino, ecco la prima reazione del portavoce Dmitry Peskov: “Il mercato mondiale dei diamanti è fluido e ricco di destinazioni alternative”. E ancora: “Se gli acquisti si fermano in un posto, cominciano in un altro”.