Nella Conferenza Stato-Regioni di questo 14 settembre 2020 si è giunti all’intesa definitiva sul delicato tema dei vaccini antinfluenzali: alla presenza del Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia – con collegamento del Presidente della Conferenza Regioni Stefano Bonaccini, e alla presenza dei Governatori delle Regioni con la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa – si è raggiunta l’intesa per rivedere «la quota delle dosi dei vaccini influenzali da destinare, da parte delle regioni, al sistema territoriale delle farmacie garantendo la possibilità di acquisto del vaccino da parte dei privati» (fonte Ansa). Il Governo nella medesima intesa si è invece impegnato a reperire le prime dosi dei vaccini anti-influenza per coprire integralmente il fabbisogno delle Regioni per le categorie “fragili”. Con la concomitanza di circolazione tra il Covid-19 e la prossima ondata di influenza stagionale, la forte richiesta del servizio sanitario nazionale aveva di fatto prosciugato tutte le dosi per le farmacie (che infatti avevano denunciato solo una settimana fa la mancanza di 1,5 milioni di dosi).
INTESA STATO-REGIONI SUI VACCINI ANTI-INFLUENZA: COSA CAMBIA
Con l’intesa siglata in Conferenza Stato-Regioni si dà invece priorità alle categorie più fragili e alla miglior distribuzione dei vaccini antinfluenzali su coordinamento nazionale: la Conferenza ha infine approvato anche l’intesa sull’accordo di programma tra Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e Regione Emilia Romagna per l’assegnazione di risorse finalizzate al nuovo ospedale di Piacenza e alla realizzazione dell’Hospice area centro Modena. Infine, è stato preso atto dell’informativa del Ministro della salute sull’adozione delle misure di prevenzione messe in atto per lo svolgimento delle Elezioni del 20 e 21 settembre. «Oggi, in Conferenza Stato-Regioni, abbiamo sancito l’intesa per distribuire una quota di vaccini anti-influenzali, disponibile per ogni singola Regione, attraverso il sistema territoriale delle farmacie», ha spiegato il Presidente delle Regioni Bonaccini. Secondo il Governatore dell’Emilia Romagna bisogna tener conto di due fattori principali sul tema vaccini: «Il primo è che la vaccinazione anti-influenzale sebbene non abbia una efficacia al 100% può contribuire a ridurre il carico d malattie nella popolazione e ciò è ancora più importante se consideriamo il caso in cui influenza e Covid-19 siano simultaneamente presenti in una comunità. Contenere il numero di casi di influenza facilita poi la diagnosi differenziale ed evita il sovraccarico del sistema sanitario». Il secondo è che «ogni anno 800 mila cittadini che non rientrano fra le categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata, si rivolgono comunque al farmacista per acquistare il vaccino a proprie spese».