Valeria Graci vittima di stalking. L’attrice è stata insultata e minacciata dall’ex marito, il quale l’avrebbe tormentata con telefonate e messaggi, tanto da costringerla a bloccare le chiamate sul telefonino. Inoltre, dopo una lite, le avrebbe strappato il cellulare dalle mani e lo avrebbe fatto a pezzi. Come se ciò non bastasse, la comica di Zelig è stata anche ricattata: l’uomo le avrebbe detto che non le avrebbe riportato il figlio a casa. Per tutti questi motivi Simon Russo, 50 anni, finisce a processo: è stato, infatti, rinviato a giudizio dal gup Valerio Savio, secondo quanto riportato da Il Messaggero. Il pm Eleonora Fini accusa l’imputato di stalking. La prima udienza si terrà il 22 settembre.
I fatti si sarebbero verificati dal 16 novembre 2018 al 20 novembre 2019. Stando a quanto ricostruito dalla Procura, l’ex marito di Valeria Graci avrebbe tempestato di telefonate e messaggi WhatsApp l’attrice. Si erano lasciati da poco, dopo nove anni di relazione. Nel campo di imputazione si fa riferimento ad «un perdurante stato d’ansia e di paura» che avrebbe provato la 41enne. In quelle chiamate e sms Simon Russo riempiva la donna di minacce e insulti.
L’EX MARITO DI VALERIA GRACI SMENTISCE LE ACCUSE
Nota al pubblico per il duo con Katia Follesa, Valeria Graci ha raccontato nella denuncia che l’ex marito avrebbe tirato calci e pugni alla porta dell’appartamento dove abitavano insieme. Una volta rientrato, si sarebbe messo a bere un bicchiere di spumante e poi sarebbe cominciata una lite, durante la quale l’uomo avrebbe strappato il cellulare dalle mani della donna per poi ridurlo a pezzi. Ma questo sarebbe solo uno dei tanti episodi. A pochi mesi dal loro ultimo incontro, Simon Russo avrebbe insultato nuovamente l’attrice. Invece nel 2019 l’avrebbe minacciata dicendo che non avrebbe riportato il figlio a casa. Il difensore dell’imputato smentisce quanto contestato da Valeria Graci. «È stato reso interrogatorio dove abbiamo smentito punto per punto le accuse», ha dichiarato l’avvocato Federico Cona, come riportato da Il Messaggero. Il legale ha precisato che nell’udienza preliminare non si giudica la colpevolezza, ma dà la possibilità di scegliere un rito diverso, come quello abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo della pena. «Non l’abbiamo fatto perché riteniamo di poter dimostrare in dibattimento che le condotte del mio assistito non hanno nulla a che vedere con il reato di stalking. Non si esclude la scelta di una possibile remissione di querela».
LA CONFESSIONE A VERISSIMO
Valeria Graci aveva fatto velatamente riferimento a questi episodi in tv, anche di recente. Nell’aprile scorso a Verissimo aveva parlato di un momento di rinascita. «Ho subito violenza psicologica per diverso tempo. Mi è stato anche distrutto il cellulare sbattendolo al muro e camminandoci sopra. Ho denunciato. Non bisogna accettare la violenza psicologica, anche se non c’è quella fisica». In merito alla relazione con l’ex marito, l’attrice aveva aggiunto da Silvia Toffanin: «Mi sono innamorata di una persona e abbiamo creato un capolavoro, nostro figlio. Poi è finita. C’è stata una non accettazione che io sia andata avanti con la mia vita».