Al Lecce non è riuscita l’impresa salvezza, contro il Parma la partita è stata spettacolare ma a far alzare bandiera bianca ai salentini sono stati i gol del Genoa che già alla fine del primo tempo avevano chiuso la contesa contro il Verona. Inizio choc per i salentini che nel giro di 2o’ si ritrovano sotto di due gol: all’11′: gran diagonale di Hernani che si stampa sul palo, ma il pallone carambola su Lucioni che firma uno sfortunato autogol. Al 20′ il Parma fa il bis: padroni di casa troppo sbilanciati, gli emiliani ripartono con Caprari che chiude il contropiede con la rete dello 0-2. Il Lecce trova comunque la forza di reagire prima dell’intervallo: al 40′ i salentini accorciano le distanze con Barak che svetta su Laurini su un cross di Mancosu e sigla di testa l’1-2. Quindi a stretto giro di tempo arriva il pareggio, lo firma Meccariello, anche lui a segno di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. E’ solo un lampo, a fine primo tempo il Genoa vince 3-0 e servirebbe almeno un pari dei Grifoni al Lecce per restare in Serie A. E così nella ripresa il Parma prende di nuovo il largo: al 7′ un’azione manovrata del Parma riporta in vantaggio gli emiliani, la deviazione finale è di Cornelius. Al 21′ Barillà trova il secondo assist e manda in porta Inglese che realizza il gol del 2-4 che ha il sapore della resa per il Lecce. Arriva comunque l’undicesimo gol stagionale di Lapadula, ma il 3-4 finale costringe il Lecce a tornare in Serie B dopo una sola stagione nella massima serie.
VIDEO LECCE PARMA: LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Nonostante la retrocessione, l’avventura di Fabio Liverani al Lecce potrebbe continuare: “Sicuramente lo scontro diretto con il Genoa è stato importante ma noi abbiamo avuto possibilità come contro il Cagliari. Il nostro anno è particolare, un’esperienza per tutti. Probabilmente il nostro percorso è stato più veloce di quanto preventivabile, non posso recriminare nulla, abbiamo giocato a calcio in tutti gli stadi d’Italia, non abbiamo lanciato la palla lunga. La gente deve essere orgogliosa dei giocatori. Passerà questa notte e poi si ragionerà sul futuro. Il ciclo non è chiuso, c’è grande voglia da parte della proprietà e da parte mia e dello staff. Non ho mai lavorato per una categoria, lavoro per fare calcio e dove posso esprimere le mie idee. Lecce è una possibilità, mi fanno piacere gli interessamenti di altre squadre che sono un motivo di orgoglio. Non ho ambizioni di categoria, voglio allenare dove posso esprimere il mio calcio”. D’Aversa promuove a pieni voti il suo Parma: “Si è fatto un ottimo campionato nonostante le molte difficoltà, mi riferisco soprattutto agli infortuni, abbiamo rinunciato per buona parte del campionato a un giocatore come Inglese, o Cornelius, ovvero le prime punte; non era semplice ma nonostante questo i ragazzi hanno fatto un campionato migliore di quello dell’anno scorso. A un certo punto del campionato si poteva aprire una visuale diversa, non siamo stati fortunatissimi, mi riferisco alle gare contro Inter e Verona dove magari si potevano aprire scenari diversi nonostante il nostro obiettivo fosse la salvezza: a questi ragazzi posso rimproverare poco. Chiaro che si sono commessi degli errori che hanno influito sulla classifica, però devo dire che considerando il risultato di questa sera abbiamo chiuso in una posizione di classifica ottimale.”