Il Milan chiude con un gran tris, mentre Zenga chiude la sua breve storia sulla panchina del Cagliari. Questo il verdetto dell’ultima giornata di campionato a San Siro. Il Milan parte forte e ci mette poco a trovare il vantaggio, al 10′ Calhanoglu serve Leao che da posizione defilata sulla sinistra si produce in una delle sue caratteristiche accelerazioni, piazza il pallone sul secondo palo ma il legno respinge il pallone addosso a Klavan, che firma uno sfortunato autogol. Proprio Leao coglie poi uno spettacolare palo in rovesciata, ma poi è costretto a uscire per infortunio. Al 43′ grande occasione per il raddoppio per il Milan: Ibrahimovic si avventa su un cross di Calabria e devia un pallone che sbatte sull’avambraccio di Walukiewicz. E’ calcio di rigore che lo stesso Ibra si incarica di calciare, ma la conclusione dal dischetto non è angolata e Cragno riesce addirittura a bloccare la sfera. A inizio ripresa comunque il Milan dilaga: eurogol di Ibrahimovic, prodezza balistica al 10′, poi al 12′ Bonaventura centra per Castillejo, implacabile nel siglare il 3-0. Si chiude con il ritorno in campo nel Cagliari per Leonardo Pavoletti, molto importante considerando gli infortuni patiti dall’attaccante in questa stagione.
LE DICHIARAZIONI
Stefano Pioli applaude il Milan post-lockdown che gli è valso la riconferma: “I ragazzi sono stati eccezionali, un girone di ritorno fantastico con ottime prestazioni. Al di là dei risultati positivi è stato importare creare una mentalità, deve essere una base su cui costruire un futuro ancora più soddisfacente. Abbiamo fiducia e convinzione, serve anche la qualità Vuol dire che abbiamo questi valori. Chiudiamo la stagione con soddisfazione. Speravamo di non dover fare i preliminari ma li affronteremo con convinzione. Dobbiamo limare il gap con i primi. Non dite a Ibrahimovic che è il più vecchio ad aver segnato 10 gol in Serie A (ride, ndr). È un campione in tutto quello che fa, ci ha dato un contributo importantissimo. I nostri miglioramenti sono andati di pari passo, individualmente e collettivamente. I ragazzi avranno un meritato riposo ma presto dovranno riprendere ad allenarsi a casa come durante il lockdown”. Walter Zenga dice invece addio alla panchina del Cagliari: “E’ nel diritto di ogni presidente fare ciò che ritiene più opportuno per il bene della squadra. Io non ho nulla da rimproverarmi, perché comunque in condizioni particolari sono riuscito a portare la squadra alla salvezza. Passare due mesi e mezzo con un lockdown e ritrovare il 18 maggio la squadra reduce da 12 gare senza vittorie, non riuscire a fare settimane complete di allenamento, perdere determinati giocatori e non vedere la famiglia per un lungo periodo è un ‘esperienza che mi porterò dentro. I giocatori hanno fatto vedere delle potenzialità e spero che il prossimo anno le facciano vedere per portare il Cagliari dove il presidente spera.”