La fine delle festività natalizie, coincide ovunque con l’inizio dei saldi invernali ed anche quest’anno non mancherà questa tradizione che andrà a coinvolgere tutte le regioni d’Italia con partenza fissata quasi ovunque, tranne qualche piccola eccezione, per il prossimo 5 gennaio. I saldi 2018, dunque, riempiranno le strade dello shopping delle maggiori città, a partire dalla Capitale dove sarà d’obbligo una passeggiata nel centro storico ma anche più in periferia, nei grandi centri commerciali, a caccia del ribasso sui prodotti più in voga. Alla vigilia dei nastri di partenza, non mancano come sempre le previsioni di Adoc, associazione dei consumatori, secondo la quale, come riporta Romatoday, le famiglie non spenderanno più di 250 euro a nucleo, ovvero il 10% del reddito mensile disponibile. Un acquisto su tre, inoltre, non avverrà nelle classiche boutique o nei negozi fisici di elettronica o altri prodotti bensì online. A limitare i soldi da destinare ai saldi è anche il periodo post festività natalizie, come spiega Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc: “Purtroppo la combinazione tra redditi bassi e spese primarie e irrinunciabili elevate, come quelle sostenute per alimentazione, casa, trasporti e tasse, non permette alle famiglie italiane di destinare grosse cifre alle spese extra come i saldi”, ha spiegato, aggiungendo che “i saldi arrivano, come sempre, dopo le festività natalizie, una circostanza che limita ulteriormente la corsa agli acquisti, almeno nel periodo iniziale”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
QUANDO SONO NATE LE “VENDITE STRAORDINARIE”
Siamo ormai portati a pensare ai saldi come ad una prassi, un appuntamento che si ripete di anno in anno dopo le vacanze di Natale e ai primi di luglio. I saldi 2018 che stanno per arrivare ci danno però l’occasione per ricordare quando tutto ebbe inizio. Come ricorda Il Post, le prime leggi riguardanti le vendite straordinarie risalgono all’epoca fascista, in cui vennero introdotte appunto le “vendite straordinarie” e le “vendite di liquidazione”. Era a discrezione dei commercianti scegliere il periodo dell’anno in cui proporle alla clientela. Nel 1980 il Parlamento mise mani alle leggi, stabilendo che fossero le Camere di commercio a stabilire i due periodi dell’anno in cui applicare i saldi, sancendo una durata massima di 4 settimane. L’ultima modifica sull’ordinamento dei saldi risale al 1998, quando venne stabilito che fossero le Regioni a scegliere autonomamente il periodo migliore per dare inizio ai saldi. (agg. di Dario D’Angelo)
CHI DECIDE GLI SCONTI
Ora che il conto alla rovescia dei giorni che mancano a Natale è terminato, possiamo far partire quello per i saldi invernali 2018. Chi decide come e cosa si mette in saldo? Molti appassionati di shopping si chiedono infatti perché alcuni capi subiscano dei fortissimi ribassi, mentre per altri non si va oltre il 10-20%. Business of Fashion spiega che le regole dei saldi non dipendono solo da fattori economici, ma da come si è comportato quel capo sul mercato dopo la messa in vendita, per quale stagione è indicato, quanto è di moda… Questi però sono solo alcuni fattori che determinano la percentuale di sconto. Gli sconti sono anche un rischio per il venditore, per questo si applicano per un pezzo che è quasi fuori stagione. Uno sconto troppo alto o applicato troppo in anticipo, come riporta Marie Claire, potrebbe influenzare negativamente la resa stessa del capo sul mercato e quindi l’esaurimento del suo potenziale di vendibilità. Il megaribasso, invece, viene applicato a capi di moda, in colori particolari, per puntare su un guadagno legato alla quantità di pezzi venduti. (agg. di Silvana Palazzo)
SALDI 2018, QUANDO COMINCIANO? IL CALENDARIO
Saldi 2018: la caccia agli sconti sta per ricominciare. Sfruttate queste festività per recuperare le energie, così da farvi trovare pronti per nuove sessioni di shopping sfrenato. Se pensate che la corsa agli acquisti sia terminata con il Natale, allora vi sbagliate di grosso. È stato infatti lanciato il calendario dei saldi 2018, quindi se non avete già speso tutto con il Black Friday e per Natale, dovete organizzarvi al meglio per ridurre al minimo i problemi. In linea di massima c’è uniformità nelle date, anche perché è stato scelto di usare il weekend per un afflusso più alto. Alcune regioni, però, si discostano. Ad aprire i saldi 2018 è la Basilicata, che attendo proprio l’inizio del nuovo anno. All’appello per ora manca il Trentino Alto Adige che non ha confermato ancora la data, ma sicuramente cadrà nella settimana iniziale di gennaio, come del resto per le altre regioni. In fondo alla pagina il dettaglio del calendario con tutte le date, regione per regione.
SALDI 2018: DATE E CONSIGLI PER EVITARE TRUFFE
Segnare le date dei saldi 2018 è solo il primo passo di chi si vuole organizzare in vista dello shopping a prezzi scontati. Quello successivo prevede la caccia alle informazioni utili per evitare fregature. Non dimenticatevi di controllare che sia presente il vecchio prezzo oltre a quello nuovo o la percentuale di sconto da applicare al prezzo di cartellino. La merce, qualora sia difettosa e non segnalata, va cambiata. Se la difformità vene dichiarata, allora è a scelta del cliente l’acquisto o meno del prodotto, ma in tal caso non è possibile chiederne il reso. Vi consigliamo di diffidare dagli sconti esagerati su tutta la merce. Ciò è possibile se si tratta di un ultimo prezzo o un capo molto particolare, altrimenti c’è qualcosa che non va. Perché il commerciante dovrebbe “regalare” prodotti che per lui hanno avuto un costo? Potete sempre provare la merce, soprattutto se si tratta di abbigliamento. Se non è permesso, allora diffidate. Tutte le normali procedure di pagamento sono valida: contanti, carta di credito e bancomat. Non c’è obbligo di acquisto in contanti. Infine, conservate lo scontrino fino a quando non usate capi e prodotti, perché solo con quello potrete far valere i vostri diritti nel caso in cui abbiate qualcosa da contestare.
IL CALENDARIO DEI SALDI 2018
Abruzzo: dal 5 gennaio 2018 al 5 marzo 2018
Basilicata: dal 2 gennaio 2018 all’1 marzo 2018
Calabria: dal 5 gennaio 2018 al 28 febbraio 2018
Campania: dal 5 gennaio 2018 al 2 aprile 2018
Emilia Romagna: dal 5 gennaio 2018 al 5 marzo 2018
Friuli Venezia Giulia: dal 5 gennaio 2018 al 31 marzo 2018
Lazio: dal 5 gennaio 2018 al 28 febbraio 2018
Liguria: dal 5 gennaio 2018 al 18 febbraio 2018
Lombardia: dal 5 gennaio 2018 al 5 marzo 2018
Marche: dal 5 gennaio 2017 al 1 marzo 2018
Molise: dal 5 gennaio 2018 al 5 marzo 2018
Piemonte: dal 5 gennaio 2018 al 28 febbraio 2018
Puglia: dal 5 gennaio 2018 al 28 febbraio 2018
Sardegna: dal 5 gennaio 2018 al 5 marzo 2018
Sicilia: dal 6 gennaio 2018 al 15 marzo 2018
Toscana: dal 5 gennaio 2018 al 5 marzo 2018
Umbria: dal 5 gennaio 2018 al 5 marzo 2018
Valle D’Aosta: dal 3 gennaio 2018 al 31 marzo 2018
Veneto: dal 5 gennaio 2018 al 31 marzo 2018