Si sono tenuti oggi, nella piccola chiesa della Trinità di Pralungo, i funerali di Erika Preti, la ragazza uccisa mentre si trovava in vacanza in Sardegna insieme al suo fidanzato, Dimitri Fricano, ad oggi unico indagato per omicidio. Una cerimonia commossa e partecipata, per quanto all’interno della chiesa siano stati fatti entrare soltanto parenti e amici più stretti della vittima. All’esterno, infatti, oltre 500 persone hanno ascoltato la messa grazie agli altoparlanti fatti posizionare dal sindaco del comune del biellese. E proprio il vescovo di Biella, Gabriele Mana, come riferito da La Stampa, quest’oggi ha definito la morte della povera Erika “tragica, ingiusta, inaccettabile”. Monsignor Mana ha aggiunto:”In queste circostanze è più importante il silenzio che le parole. le parole sono sempre inadeguate in momenti come questo. Non abbiate paura di soffrire, la sofferenza è l’altra faccia dell’amore”. Gli ha fatto eco il parroco di Pralungo, don Ezio, rimarcando l’importanza del silenzio in questi frangenti. (agg. di Dario D’Angelo)
Gli inquirenti che indagano al giallo di Erika Preti, la giovane donna uccisa in Sardegna la scorsa domenica, mentre era in vacanza con il fidanzato Dimitri Fricano, continuano a non credere alla versione di quest’ultimo. Proprio il 30enne resta al momento il solo indagato per omicidio volontario e, sebbene le piste percorse siano ancora tutte aperte, si sarebbe affievolita sempre di più quella della rapina in favore di quella del femminicidio. Intanto, nella mattinata di ieri gli uomini dei Ris sono tornati nella villetta di San Teodoro dove si è consumato l’atroce delitto al fine di compiere ulteriori accertamenti. Un’ispezione ritenuta molto importante e che potrebbe presto indurre all’attesa chiusura del cerchio attorno all’uccisione di Erika Preti. I militari sarebbero ritornati in due differenti occasioni, come rivelato dall’inviata della trasmissione di Pomeriggio 5. Una prima ispezione, durata circa tre ore, era stata compiuta in mattinata, salvo poi tornare anche nel pomeriggio concentrando la loro attenzione soprattutto su un lato particolare della casa, nei pressi del bagno sull’uscio del quale Dimitri ha raccontato di essere stato colpito frontalmente prima di perdere i sensi.
Il medico legale, nel frattempo, ha eseguito una nuova visita sul giovane, ancora ricoverato, al fine di valutare se le ferite riportate siano o meno compatibili con quelle di un’aggressione a scopo di rapina, come dallo stesso raccontato sin dai primi momenti. Al vaglio la ferita frontale da contusione ed almeno una ferita da taglio sul braccio. Nella villetta, intanto, si stanno cercando altri elementi, indizi e tracce, anche ematiche e biologiche, con l’uso di particolari strumentazioni in dotazione dei Ris.
Nella vicenda sul delitto di Erika Preti potrebbe giocare un ruolo fondamentale la telecamera di videosorveglianza della gastronomia poco distante dalla villetta divenuta la scena del terribile omicidio e che potrebbe aver immortalato l’uomo che, nei racconti di Dimitri, avrebbe aggredito lui dopo aver ucciso la fidanzata. I carabinieri, in realtà, dubitano che ci sia un presunto ladro anche alla luce del ritrovamento dei 500 euro e del Rolex appartenenti al giovane e che sarebbero già stati consegnati alla sua famiglia. Circostanza, questa, smentita all’agenzia di stampa Ansa dagli avvocati Alessandra Guarini e Roberto Onida, difensori del 30enne indagato. “I genitori di Dimitri Fricano nulla sanno in merito al ritrovamento dell’orologio Rolex e della somma di 500 euro e dunque non risulta vera la circostanza secondo la quale sarebbero stati a loro restituiti tali oggetti”, hanno specificato nelle passate ore. Solo di recente, infatti, gli sarebbe stato notificato il ritrovamento di un altro orologio, marca Omega, attualmente sequestrato dai Carabinieri.
A questo punto, oltre ai risultati della nuova perizia eseguita sul giovane, decisivi saranno anche quelli dell’autopsia sul cadavere di Erika Preti, prima che venisse cremato. Le sue ceneri, a tal proposito, sono già state trasferite a Biella dove questa mattina si celebreranno i funerali, presso la chiesa della Santissima Trinità a Pralungo. La giovane Erika Preti, la cui morte continua a restare un mistero, sarà ricordata in paese anche con una iniziativa presa dal sindaco di Pralungo, Raffaella Molino, che all’Ansa ha spiegato: “Alla memoria di Erika verranno intitolati i giardini di fronte al cimitero. In paese volevamo tutti bene a Erika e per questo l’amministrazione ha deciso di ricordarla”.