Secondo il Martirologio Romano il 28 aprile si festeggia Santa Gianna Beretta Molla, madre di famiglia, nata a Magenta 4 ottobre 1922 e morta a Pontenuovo (MI) 28 aprile 1962. Gianna Beretta nasce come decima di tredici figli da una famiglia cristiana appartenente all’Ordine Francescano Secolare nella casa dei nonni paterni a Magenta il 4 ottobre 1922. Dopo una settimana viene battezzata con il nome di Giovanna Francesca, Gianna è infatti l’accorciativo del nome della santa. La famiglia, che la educò profondamente alla religione cattolica, visse a Milano e a Bergamo fino al 1937, poi si spostò a Genova, dove Gianna si iscrisse alla V ginnasio presso l’istituto delle Suore Dorotee. Dopo un anno di pausa, dovuto alla sua precaria situazione di salute, continua gli studi classici e nel 1941, a causa della guerra, la famiglia è costretta a spostarsi e a ritornare a Magenta. Nello stesso anno Gianna si diploma e perde entrambe i genitori, a poca distanza l’uno dall’altra. L’anno seguente si iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia prima a Milano, poi a Pavia e diventa dottoressa. Durante gli anni dell’università partecipa ogni giorno alla Santa Messa e recita il Rosario. Dopo la laurea apre uno studio medico a Mesero e poi si specializza in pediatria. Dedica la sua vita a curare i pazienti più poveri, le mamme, i bambini e i vecchi. In questi anni aumenta l’impegno di Gianna all’interno dell’Azione Cattolica, dove si occupa di seguire le giovanissime. Durante la celebrazione dell’8 dicembre del 1954 conosce l’ingegnere Pietro Molla, che sposerà il 24 settembre 1955. Molla era il dirigente della fabbrica di fiammiferi presente a Magenta, la S.A.F.F.A. e, benchè molto impegnato, anche lui faceva parte dell’Azione Cattolica ed era intenzionato a formare una famiglia nel segno della religione cristiana. Gli sposi, dopo il matrimonio andranno a vivere a Pontenuovo, una frazione del comune di Magenta dove Gianna si occupò del Consultorio delle Mamme e dell’asilo nido come responsabile. Prestò anche servizio medico volontario all’interno della Scuola Materna ed Elementare di Stato. Il primo figlio arrivò il 19 novembre 1956 e venne chiamato Pierluigi, l’11 dicembre 1957 nacque la secondogenita Maria Zita (Mariolina) e il 15 luglio 1959 la figlia Laura. Nel settembre del 1961, quando Gianna era al secondo mese della quarta gravidanza le venne diagnosticato un tumore benigno all’utero. Questo comportò un pericoloso intervento nel quale la Santa chiese al chirurgo di salvare innanzitutto la vita del bambino che portava in grembo piuttosto che la sua, tenendo fede alla sua ferma convinzione del sacro diritto alla vita. Il 21 aprile 1962 diede alla luce, tramite parto cesareo, Gianna Emanuela. Le condizioni di Gianna si aggravarono molto e il calvario durò una settimana, durante la quale la donna non volle assumere antidolorifici per non perdere la lucidità e il suo rapporto con Gesù che invocò durante tutto il supplizio in ospedale. All’alba del 28 aprile, come da sua richiesta, venne portata presso la sua casa di Pontenuovo e qui vi morì, secondo la Volontà Divina, a soli 39 anni.
La sua tomba si trova nel cimitero di Mesero e oggi questo luogo è meta di pellegrinaggi e nella stessa città è stato costruito un santuario a lei dedicato. Proclamata Santa da Giovanni Paolo II nel 2004, sotto gli occhi del marito Pietro, la venerazione di Santa Gianna Beretta Molle si ritrova principalmente in tutto il territorio che circonda Magenta, sua città d’origine, dove è stato creato un comitato dal nome “Amici di Santa Gianna Beretta Molla”.