Alla luce della forte scossa di terremoto che si è verificata oggi in Lombardia, in provincia di Bergamo, ma avvertita chiaramente anche a Milano, Monza e Como, cerchiamo di capire insieme cosa fare nel caso in cui si dovesse verificare un evento sismico di significativa portata. Per farlo ci affidiamo ai consigli del dipartito di Protezione Civile, pubblicati sul sito ufficiale dello stesso. La prima cosa da fare durante una scossa, è quella di cercare riparo nel vado di una porta che si trova in un muro portante, quelli normalmente più spessi, oppure, posizionarsi “sotto una trave perché ti può proteggere da eventuali crolli”.
Altro consiglio in caso di terremoto è quello di ripararsi sotto un tavolo, e nel contempo, stare lontano dai mobili, ma anche oggetti pesanti e di vetro, che potrebbero caderci addosso. Durante una scossa di terremoto mai usare le scale e l’ascensore, anche perchè spesso e volentieri le scale sono proprio la parte più debole di un edificio mentre l’ascensore può bloccarsi per via di un blackout e intrappolarti. Nel caso in cui ci fosse una scossa di terremoto mentre siamo in auto, mai sostare in prossimità di ponti, spiagge o terreni franosi, in quanto, precisa la Protezione civile: “Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami”.
TERREMOTO, COSA FARE SE ACCADE: SE ALL’APERTO, ALLONTANARSI DAGLI EDIFICI
Nel caso in cui stiate camminando all’aperto durante una scossa, sempre meglio allontanarsi da costruzioni e linee elettriche che potrebbero ovviamente crollare, così come è buona norma stare lontano da impianti industriali dove si potrebbero verificare degli incidenti.
E’ pericoloso anche stare in prossimità di laghi o spiagge in quanto non sono da escludere onde anomale, i cosiddetti tsunami. In montagna, invece, bisogna fare attenzione a slavine e frane, ed è sempre buona norma, ovunque ci si imbatte in un terremoto, evitare di “curiosare” e raggiungere aree che non sono ancora state controllate, e che quindi potrebbero nascondere pericoli. Infine, conclude la Protezione Civile, “E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi”.