Christopher Castellini, mentalista che piano piano sta diventando sempre più famoso in tutta Italia, ha recentemente rilasciato un’intervista per Il Giornale, raccontandosi e raccontando la sua avventura nella magia. Un’avventura che l’ha aiutato a superare un grosso problema che lo affligge da sempre, “soffro di distrofia muscolare progressiva, lo so da sempre”. Ricevette il primo mazzo di carte a 8 anni, “me lo ha regalato mia mamma. Scopro di avere una passione”.
Il punto di riferimento, racconta Christopher Castellini, era “quello di tutti gli aspiranti maghi: Silvan“. Si mise, poi, a cercare “scuole e club di illusionisti”, ma a Brescia era una missione ardua. Tutto cambiò quando scoprì che Walter Rolfo presentava lo spettacolo televisivo Master of magic, “un giorno mi arriva la sua mail: ‘Forse non mi conoscerai…’, e si presentava”. Chiese informazioni su Harry Potter “e, scoperta la mia passione, mi ha indirizzato in un circolo bresciano”, lì davanti a Christopher Castellini si aprì una strada. Che presto, però, sembrò impraticabile, quando la malattia di cui sua madre era portatrice sana, esplose in tutta la forza dolorosa.
La malattia di Christopher Castellini
“A 17 anni riuscivo ancora a camminare”, racconta Christopher Castellini, parlando della sua malattia. “Avevo il 50% di possibilità di soffrirne. I miei genitori conoscevano il rischio ancor prima della mia nascita e li ringrazio ogni giorno per non aver voluto fare il test neonatale. Il loro è un vero inno alla vita“. Ricorda che “fino a 8 anni non avevo grandi problemi, usavo la carrozzina solo alla fine della scuola. A 19 anni ho iniziato ad usarla quasi sempre“.
Lì tutto crollò addosso a Christopher Castellini, “ero certo di non avere possibilità di fare un spettacolo con 4 ore di repertorio, studiato per muoversi liberamente. Stavo rinunciando al mio sogno, pensavo che fosse impossibile“. Ma tutto, fortunatamente, cambiò nuovamente, quando durante un viaggio in America, “incontro David Copperfield. Gli spiegano chi sono, lui mi guarda negli occhi e mi dice: ‘Porta avanti la tua magìa’. È stata la scintilla: mi ha fatto capire che il mio limite non era fisico, ma nella testa”. Lì tutto cambiò di nuovo per Christopher Castellini che riuscì in pochi mesi “a realizzare il mio sogno di debuttare a teatro“. Ora, fiero, sostiene che “se è vero che la malattia è un ostacolo, gli ostacoli ci regalano un’occasione per metterci alla prova e trovare il nostro talento”, ed alla fine Copperfield “si è complimentato sui social. Ha scritto: sono fiero di te”.