La brutta notizia: da domani sarà buio da metà pomeriggio, ma la bella news è che stanotte dormiremo un’ora in più. Torna l’ora solare: alle 3 di questa notte le lancette dell’orologio dovranno tornare indietro alle 2 (vedi foto); finisce il periodo di ora legale, che riprenderà il 29 marzo 2009 per i successivi 7 mesi.



Risparmio – L’ora legale, che cesserà stanotte, grazie al recupero di un’ora di luce in più a fine giornata ha portato a importanti risparmi in termini di costi e di energia: solo sul fronte elettrico Terna, la società cui fa capo la rete nazionale di trasmissione, parla infatti di risparmi per 99 milioni di euro grazie al consumo di 646,2 milioni di chilowattora di elettricità in meno.



Storia dell’ora legale – Il primo a teorizzarla fu Benjamin Franklin nel Settecento. Lo scienziato propose l’adozione per convenzione di un’orario diverso che inseguisse il sole, e quindi la luce, un modo per ottenere dei risparmi energetici. L’idea non ebbe grande seguito: all’epoca di Franklin i risparmi sarebbero stati relativamente bassi, mentre sono oggi ben diversi, visti i consumi nei Paesi più industrializzati. Nel 1907 l’idea venne ripresa dal britannico William Willet e questa volta trovò seguaci: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti Paesi imitarono la Gran Bretagna, soprattutto in tempo di guerra, quando il risparmio energetico diventa fondamentale



In Italia – L’ora legale nel nostro Paese è stata adottata per la prima volta nel 1916, dal 3 giugno al 30 settembre. Negli anni successivi l’inizio fu anticipato a marzo, fino al 1920 quando fu sospesa. L’ora legale tornò in auge nel 1940 e negli anni del periodo bellico e rimase fino al 1948, anno in cui venne nuovamente abolita. L’adozione definitiva risale al 1966, durante gli anni della crisi energetica. Per i primi tredici anni venne stabilito che l’ora legale dovesse rimanere in vigore da fine maggio a fine settembre. Dal 1981 al 1995, invece, si stabilì di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime attuale è entrato in vigore nel 1996 quando fu prolungata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.

Paesi con l’ora legale – Tutti i Paesi industrializzati hanno adottato l’ora legale, secondo un criterio concordato per le date di inizio e di fine, in modo da non complicare gli orari degl aerei, tenendo conto che gli Stati possono appartenere a emisferi diversi: l’ultima settimana di marzo, ad esempio, che in Europa (compresa la Russia) segna l’inizio del regime di ora legale, nell’emisfero australe ne celebra la fine. Chi non aderisce – Ci sono Paesi come il Giappone che non aderiscono all’ora legale: sono contrari sopratutto gli agricoltori, perché il lavoro nei campi è concentrato al mattino ed è allora che serve più luce. Le lancette non si spostano anche in gran parte del resto dell’Asia e in Africa. Qualche incertezza per l’orologio di chi decide di visitare l’Antartide: qui l’ora legale – e quindi solare – cambia a seconda di quale bandiera sia issata sulle basi che sono state istituite per motivi scientifici.