Andreas Grigoropoulos, quindici anni, è stato ucciso da una pallottola sparata da un agente nel quartiere Exarchia, spesso teatro di tensioni in uno scontro con la polizia durante una violenta manifestazione di piazza di stampo anarchico. Subito dopo essere stato colpito al torace, intorno alle 20 ora italiana, il ragazzo è stato trasferito d’urgenza in ospedale, ma è stato inutile.
In una situazione che a molti ricorderà la morte di Carlo Giuliani in occasione del G8 di Genova, secondo la ricostruzione e i racconti dei testimoni, due agenti dei corpi speciali dentro una camionetta sarebbero stati presi d’assalto da una trentina di manifestanti con pietre, bastoni e forse (ma il particolare non è confermato) bombe molotov. Uno dei due poliziotti è sceso dal mezzo sparando tre colpi colpendo a morte il ragazzo. Dopo che la notizia della sua morte si è diffusa, la situazione è precipitata.
Gli scontri, molto violenti, sono andati avanti tutta la notte e domenica mattina in diverse città della Grecia: ad Atene, Salonicco, Komotini e Ioannina c’è stata una vera e propria guerriglia urbana. Nel quartiere di Exarchia la polizia ha sparato candelotti lacrimogeni contro centinaia di giovani che hanno risposto con pietre e oggetti contundenti. Stessa cosa a Salonicco, la seconda città del paese, dove centinaia di manifestanti sono scesi in piazza.
Al momento la situazione sembra tornata relativamente calma, saltuari incidenti sono ancora segnalati ad Atene, con giovani dal volto coperto che hanno lanciato Molotov contro la polizia. Per il primo pomeriggio l’estrema sinistra ha convocato una manifestazione di protesta davanti alla direzione della polizia al centro di Atene, e si teme possano esservi incidenti.
Il ministro dell’interno Prokopis Pavlopulos ha detto in conferenza stampa che le indagini proseguono sulla morte del giovane e si attendono i risultati dell’autopsia. Ed ha aggiunto che i responsabili saranno puniti. Pavlopoulos ha spiegato di essersi sentito obbligato a presentare le sue dimissioni che sono state però respinte dal premier Costas Karamanlis. Alla domanda perché Karamanlis le abbia respinte, il ministro ha detto «chiedetelo a lui».