Ha le idee chiare il presidente di Lega Calcio Antonio Matarrese, certo del fatto che contro i tifosi violenti non c’è bisogno del modello inglese. Adottare quindi il metodi britannici per debellare la violenza negli stadi? La risposta del presidente è no. «Noi siamo in Italia e non dobbiamo copiare il modello inglese – ha detto Antonio Matarrese, oggi presente alla conferenza stampa al Viminale dove sono state presentate alcune iniziative, in particolare uno spot contro la violenza e i tifosi violenti nel mondo del calcio – se necessario, facciamo delle celle negli stadi per metterci chi delinque».
Sulla Rai gli spot antiviolenza – Uno spot di 30 secondi dal titolo “Stop alla violenza”. E’ la principale iniziativa adottata sul piano della comunicazione dal ministero dell’Interno e presentata oggi in una conferenza stampa al Viminale dal ministro Roberto Maroni, alla presenza del presidente della Figc, Giancarlo Abete, della Lega Calcio, Antonio Matarrese, e del capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli. Uno spot che sarà diffuso a partire da domani sulle reti Rai e poi anche, a seguire, sulle reti Mediaset. Un messaggio contro i violenti e la violenza rivolto a un target di tifosi delle serie calcistiche italiane (oltre 42 milioni di persone). Messaggio per le curve – Il messaggio sarà diffuso anche sui maxischermi di undici stadi italiani e all’inizio delle partite di calcio i calciatori di serie A e serie B, compresi gli arbitri e gli accompagnatori, scenderanno in campo indossando una maglietta con sopra il logo “Stop alla violenza”. «Si tratta di un’iniziativa – ha spiegato il ministro dell’Interno – che vogliamo affiancare a quella propria del ministero dell’Interno che è l’azione di contrasto. Dopo gli incidenti avvenuti in occasione della partita Roma-Napoli, tutti abbiamo un comune interesse affinché le partite possano svolgersi in piena sicurezza e i cittadini possano andare allo stadio tranquilli. E’ ciò che vogliamo ed è ciò che faremo».