I lavoratori aeroportuali hanno organizzato una manifestazione nell’area check-in di Malpensa per sollecitare il governo alla liberalizzazione dei diritti di traffico dopo l’accordo Alitalia-Air France.
I dipendenti, sia della Sea (la società che gestisce gli aeroporti) sia delle società di indotto, hanno sfilato tra i passeggeri con striscioni e bandiere.
La manifestazione è stata indetta dai sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, Ugl-Ta e Sdl-Flai.
Fino alle 10 sono previste assemblee generali che, come annuncia l’altoparlante dell’aeroporto, potrebbero provocare ritardi nel traffico aereo.
Alla manifestazione ha aderito anche il coordinamento dell’Italia dei Valori di Milano e Varese. I suoi esponenti hanno sfilato dietro i lavoratori con cartelli appesi al collo. Fra le scritte: “Questo è il funerale di Malpensa” e “La Lega lascia il nord al Cai-mano”.
Terminate le assemblee, i lavoratori hanno continuato i presidi di protesta scandendo slogan in difesa dei posti di lavoro.
Le proteste che accompagnano il debutto della nuova Alitalia saranno, probabilmente, «le ultime
Manifestazioni, che riguardano una minima parte ancora dei problemi che abbiamo dovuto affrontare dal punto di vista sindacale». Il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, lo ha
Detto – intervistato da Maurizio Belpietro a Panorama del giorno su Canale 5 – sottolineando che il debutto di oggi segna il successo di una «operazione complicata, difficile, realizzata in tempi record», dopo aver chiuso «un importante accordo internazionale», e «senza aver interrotto il servizio».
Sul futuro degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa Colaninno ha ribadito la forte volontà di cercare un accordo su un nuovo assetto: «Il mercato del nord ci interessa e lo consideriamo vitale per le nostre strategie, pensiamo che le nostre idee possano sviluppare Malpensa».